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Gazzetta dello sport: “Gotti secondo noi”

Tre grandi ex bianconeri hanno detto la loro opinione sulla conferma di Gotti alla Gazzetta dello sport.
Monica Tosolini

Tre grandi ex bianconeri hanno detto la loro opinione sulla conferma di Gotti alla Gazzetta dello sport. La rosea riporta le loro considerazioni:

De Agostini «A me piace parecchio, devo essere sincero. Quando ha avuto tutti gli uomini a disposizione ha reso al massimo. Apprezzo molto la compattezza che ha saputo dare alla squadra. Osservando l’Udinese quest’anno era evidente la voglia di aiutarsi tra tutti i giocatori che scendevano in campo. C’era solidarietà tra i ragazzi». Il tecnico è stato discusso per l’assenza di gioco offensivo, ma De Agostini ha un’idea chiara sul tema. «Non può essere criticato per la mancanza di un calcio d’attacco, perché non aveva lo sfogo per una soluzione del genere mancandogli una o due punte di grande spessore in salute. Sapeva che la grande forza dei suoi era la coppia di interni e ha scelto di trovare in loro due – De Paul e Pereyra – il punto di equilibrio, avendo ragione. Questo aspetto dà ancora più valore al lavoro svolto da Gotti, capace di fare bene con quello che ha a disposizione».

Rossitto «Se la società ha optato per una scelta del genere è la migliore che si potesse fare. Gotti è un grande professionista e una soluzione di questo tipo garantisce stabilità. E’ un aspetto che a volte si sottovaluta, ma ha una grande importanza. Il mister conosce la squadra e conosce l’ambiente. Così potrà proseguire a fare un lavoro già impostato in precedenza». L’ex perno del centrocampo bianconero, fino a maggio tecnico del Chions, racconta di ottime referenze sul tecnico. «Non l’ho mai visto lavorare di persona, ma chi ha potuto farlo me l’ha descritto come un allenatore molto capace, tra i più preparati di tutta la Serie A». Per Rossitto c’è una cosa che caratterizza Gotti in particolare. «Non è affatto facile farsi volere bene da tutti i giocatori e per esserci riuscito ha grandi capacità. Ha trovato una situazione difficile quando ha ereditato il gruppo. La squadra l’ha seguito da subito per la sua autorevolezza. Con calma e tranquillità si è fatto stimare e non è una cosa semplice. Ha dato un gioco, dei principi, da lì deve ripartire».

Turci «La conferma se l’è meritata con i risultati. Una scelta del genere per me ha senso, perché così facendo la società prosegue il lavoro svolto in precedenza. Gotti ha dimostrato di essere all’altezza del ruolo. Ha dato solidità alla squadra e in diverse situazioni ha pure proposto un bel calcio». Riguardo al mancato approdo nella parte sinistra della classifica l’ex portiere non lo ritiene un aspetto così deludente. «E’ chiaro che a un certo punto della stagione l’Udinese, per come si erano messe le cose, poteva ambire a qualcosa di più, ma alla fine ha ottenuto senza tanti patemi quello che voleva, vivendo una stagione tranquilla. In tanti si sono messi in evidenza – De Paul su tutti – e perciò alle fine dei conti sono state molte di più le cose positive che quelle negative».

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