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Gazzetta dello sport, Di Natale: “Spalletti fenomeno. Ha cultura del lavoro e sa creare il gruppo”

Totò Di Natale, bomber che ha fatto la storia dell'Udinese, non sarà al 'Friuli' a vedere il suo Napoli domani sera.
Monica Tosolini

Totò Di Natale, bomber che ha fatto la storia dell’Udinese, non sarà al ‘Friuli’ a vedere il suo Napoli domani sera. L’attuale presidente dell’Orvietana vedrà la gara dalla tv. E alla Gazzetta dello sport ha parlato delle due realtà, partendo dal tecnico che le ha allenate entrambe, Luciano Spalletti: «Prima di ritrovarlo a Udine, l’ho avuto a Empoli, dove lo vedo ancora oggi, mi fece debuttare in B dalla Primavera. Gli devo tantissimo. A lui e a Marco Domenichini che per me è un secondo padre».

Cosa porta Spalletti? «Lavoro e professionalità, prima di tutto Infatti ha fatto bene dappertutto. Ha una cultura del lavoro impressionante. Tatticamente è un fenomeno. Non lascia niente al caso. E ha sempre un occhio di riguardo verso quelli che giocano di meno, perché tutto parte dalla costruzione del gruppo. E mi sembra che a Napoli ci sia riuscito. Non è facile vincere nella mia città. Lui ci sta riuscendo anche grazie alla sinergia con Aurelio De Laurentiis che si è dimostrato un grande presidente. Uno che sa il fatto suo. Insieme hanno fatto qualcosa di straordinario».

Totò, lei ne ha fatti di gol al Napoli… Ne ricorda uno in particolare? «Con la maglia dell’Udinese sette o otto. Pure una tripletta in una partita in casa. Ma ne ricordo uno fatto proprio nel nostro stadio di Udine a Morgan de Sanctis, un tiro a giro (d’esterno, 28 novembre 2010). Quello per me è il più bello in assoluto».

Con Spalletti a Udine vi siete tolti grandi soddisfazioni. «Arrivammo quarti, qualificandoci per la Champions League. terzi. Io credo che l’Udinese in questi anni, con la gestione di Gianpaolo Pozzo, abbia fatto davvero risultati straordinari, visto che è da quasi 30 anni in serie A, ma quegli anni nostri, fatti con Spalletti e poi con Francesco Guidolin credo sarà difficile che possano tornare».

Come vede l’Udinese di oggi che domani dovrà provare a rovinare la festa al Napoli? «Ha fatto un buon avvio, poi ha rallentato. Comunque, mi sembra un buon campionato. Sottil ha lavorato bene. Ammiro Becao e poi il Tucu Pereyra che ho avuto come compagno e ha grande qualità. Tra i più giovani, Samardzic mi sembra un bel giocatore. Ma, ancora una volta, va apprezzato il lavoro della società che ha già venduto tre calciatori incassando tanto». 

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