In Udinese-Lazio la Gazzetta dello sport vede una occasione per i biancocelesti per avvicinarsi alla Champions. E spiega: “Sarri se la giocherà con mezza squadra titolare (l’altra metà è ferma ai box), ma non vuole alibi né distrazioni. Anche perché certi treni passano una sola volta. Quello in transito oggi alla Dacia Arena significa per la Lazio portarsi (in caso di vittoria) a due soli punti dal quarto posto della Juventus. Significa, dunque, vedere da vicino – per la prima volta quest’anno – quella zona Champions che pareva destinata a restare un miraggio. Un’occasione forse irripetibile che va presa al volo. La Lazio proverà a coglierla, pur se in formazione ampiamente rimaneggiata. Le mancano cinque giocatori, tutti titolari, tutti di spessore. Due sono squalificati (Leiva e Luis Alberto), due infortunati (Acerbi e Lazzari) e poi c’è Immobile che è alle prese con un forte stato influenzale che ne ha consigliato l’isolamento precauzionale. Sarri si guarda attorno e si affida al suo totem di centrocampo, Sergej Milinkovic. È l’unico «sopravvissuto» tra i big storici, toccherà a lui prendere per mano la squadra e portarla oltre l’ostacolo-Udinese. Una leadership che sarà certificata dalla fascia di capitano che il serbo porterà al braccio, ma che ormai gli viene riconosciuta pure a livello di spogliatoio. Sì, perché Milinkovic sta diventando sempre di più uomo squadra nel senso pieno del termine…”.
Sul fronte Udinese, la rosea sottolinea come la squadra di Cioffi abbia estremo bisogno di fare punti. Nel girone di ritorno, la squadra ha fatto solo 4 punti e senza i 3 punti arrivati a tavolino per la gara non disputata con la Salernitana la classifica si è fatta pericolosa. E dopo la Lazio, il calendario propone Milan, Samp, Roma e Napoli. La buona notizia è il recupero di Udogie. Ma servono soprattutto i gol di Deulofeu e Beto, quest’ultimo a secco dal 9 gennaio.
