Lo sport lo ha capito, è arrivata l’ora di fermarsi. Prima lo si fa e prima si può ripartire. “La stagione va ridisegnata con calendario e calcolatrice in mano” scrive la Gazzetta dello sport. “Martedì Uefa, federazioni, leghe, club e calciatori s’incontrano — via video naturalmente — per definire il “nuovo” pallone al tempo del virus. L’opzione più probabile è il sacrificio dell’Euro, spostato in altra data. Non tutto dipende da loro, un “positivo” rischia di far saltare il banco. Ma devono salvare il salvabile. Sanno che la soluzione più facile è spostare l’Europeo a giugno ‘21 o a fine ‘20, come ha chiesto l’assemblea di Lega ieri”.
Scenari per il campionato: “Gare concentrate in due mesi, dal 2 maggio al 30 giugno prossimi. Ma per l’inizio di maggio le squadre saranno pronte a tornare in campo? Molti club hanno sospeso le sedute. Chi è risultato positivo, compagni di squadra e avversari deve inoltre superare le due settimane di quarantena. Il tono muscolare si perde di conseguenza. Tutto il mese di aprile può però essere sufficiente a recuperare la miglior condizione possibile: per i club si può fare”