Il mercato chiude domani alle 20 e in casa Udinese ci si chiede ancora se dopo quel termine Gerard Deulofeu vestirà ancora la maglia bianconera. La Gazzetta dello sport spiega il contesto della chiamata dell’Olympique Marsiglia: “La dirigenza del club provenzale ha fatto pervenire al club dei Pozzo una manifestazione d’interesse per il giocatore tramite l’agente. C’è una qualificazione in Champions da conquistare e la squadra va potenziata. Attualmente l’OM è al terzo posto in classifica, che garantisce i preliminari. L’obiettivo è arrivare secondi. Gli avversari da scalzare, considerando il Paris Saint Germain irraggiungibile in testa alla classifica, sono i vicini di casa del Nizza. Così i biancoblù, per avvicinarsi allo scopo, vorrebbero dalla loro parte le magie dell’ex Barcellona. Per cedere l’attaccante l’Udinese chiederebbe almeno 20 milioni di euro e la cifra non è quella proposta dai francesi. A Jorge Sampaoli, cileno alla guida della squadra del Velodrome, Gerard piace parecchio. Nel suo 4-1-4-1 lo inserirebbe probabilmente tra i due esterni alle spalle della prima punta. I ruoli, per il momento, sono occupati dall’eroe locale Dimitri Payet e da Cengiz Under, turco con un passato alla Roma. Dato per assodato che i francesi ci terrebbero a chiudere l’affare, Deulofeu, pur considerando l’inevitabile aumento d’ingaggio, gradirebbe lo spostamento oltre le Alpi?”
Infatti pare che il sogno di Deulofeu sia tornare in Spagna, anche perchè la sua attuale compagna attende il suo secondo figlio e vorrebbe crescerlo in Patria. Da quel Paese, però, non sono arrivate offerte. La Gazzetta, nell’eventualità, ne suggerisce una suggestiva, il Betis, “lanciato con Manuel Pellegrini alla guida verso la conquista di un posto in Champions. L’ingegnere è un fondamentalista del 4-2-3-1, un modulo che Deulofeu gradisce parecchio. A fine stagione c’è da sostituire l’eterno Joaquin – che ha già annunciato il ritiro –, di professione proprio esterno di fascia. È solo un indizio e per avere in mano una prova serve ancora parecchio”.
