Quella della Lazio a Udine può essere considerata una impresa. Ed è anche una vittoria preziosa nella corsa alla Champions. Il Corriere dello sport parla di “Traguardo Champions raggiunto a Udine, dove era sfumato per due volte di fila, tra tanti rimpianti, ai tempi di Reja. Questa impresa, invece, deve essere la pietra angolare di un nuovo corso, ancora da progettare e puntellare con un tecnico in grado di garantire un cambio di passo e di mentalità. L’ultimo sforzo prodotto grazie ad un’altra prova super della difesa formata da Casale, Romagnoli e Provedel, al ventesimo clean sheet: un altro record. È stata anche la notte in cui Immobile è tornato pericoloso e Luis Alberto, il 10 più completo e ispirato della Serie A, ha disegnato una partita da star per intensità, palleggio e concretezza. Poca Udinese”.
Incolore la prestazione dei bianconeri che il quotidiano giudica così:
Sottil (all.) 5,5 Udinese poco sciolta, poco ispirata, poco determinata.
Silvestri 7 Immobile lo buca su rigore, spiazzandolo. Gli aveva negato un gol di testa e un altro di piede, scapicollandosi, opponendosi. Salvato dal palo sull’incornata di Romagnoli.
Perez 6 Il salvataggio su Luis Alberto da applausi, l’ha disarmato al momento dello sparo.
Bijol 5,5 Immobile gli è scappato subito. Grossolane amnesie, impietoso il sombrero di Luis Alberto, poi steso.
Masina 5 Provoca il rigore. La frittata dopo tutto quello che gli era riuscito.
Pereyra 6 Non ha fabbricato vere occasioni, la sua partita fin da subito ha dato l’impressione della sufficienza.
Arslan 5,5 Qualche mischia, tutto qui. Impulsi più che azioni.
Nestorovski (26’ st) 6 Suo il gol in fuorigioco, era stato implacabile.
Walace 6 Regista guastatore, ha imposto il fisico in tutta l’ampiezza.
Lovric 5,5 Nel primo tempo una svirgolata e un liscio immondi. Ricorderemo sì e no solo il bolide del secondo tempo, deviato in angolo.
Udogie 6,5 Nel primo tempo ha messo in difficoltà Felipe provocando un giallo. Un altro se l’è beccato lui, era in diffida. Buone le traiettorie. Dodici duelli, più di tutti.
Zeegelaar (26 ’st) 5 Poco da perdonargli. Premendo non ha cavato nulla.
Samardzic 5,5 Tre tiri, un coltello senza lama. Da seconda punta ha sollevato nuvole di cipria. Thauvin (42’vst) sv
Beto 5 Tre tiri, nessuno minaccioso. Da ariete fiammeggiante ad ariete scornato. Vivaldo (42’ st) sv
