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Corriere dello sport: Fermi tutti, l’Inter guida la ribellione

Il Corriere dello sport apre con l'improvvisa frenata, ieri, di molte società sul protocollo dettato dagli scienziati.
Monica Tosolini

Il Corriere dello sport apre con l’improvvisa frenata, ieri, di molte società sul protocollo dettato dagli scienziati. E’ giudicato inapplicabile dalla maggior parte dei club e questo, secondo il quotidiano sportivo, mette in bilico la ripresa degli allenamenti collettivi per lunedì. “Anzi, è quasi svanita” scrive poi. 

Succede così che ci sia un corto circuito tra club e Federazione su un protocollo che sembrava essere stato accettato dai club di A. Infatti la frattura ha lasciato perplesso anche il ministro dello sport che fa notare come la serie A fosse al fianco della Figc quando è stato chiesto il ritiro chiuso per tutte le squadre.

Che succede adesso? Diverse società continueranno con gli allenamenti individuali ancora per una settimana. Le ribelli identificate dal Corriere sono Inter, Napoli, Verona, Torino, Sampdoria e Lecce. I punti contestati sono sempre gli stessi (impossibile per tutti riuscire ad ‘affittare’ in esclusiva un hotel, la quarantena per tutti in caso di positivo è troppo vincolante, pesante la responsabilità civile e penale dei medici, reperimento di tutti i tamponi necessari) ma c’è il sospetto che i presidenti che non vogliono riprendere sfruttino l’assist dei dottori. 

La A rimane in attesa di un nuovo protocollo, la Figc spera di attuarne uno senza imporre il ritiro di due settimane prima della partenza del campionato.

Alla fine, comunque, la speranza ricade sempre su Conte, l’unico in grado di sbloccare e definire la situazione. Gravina spera di incontrarlo entro martedì.

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