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Corriere dello sport: Chi, Ciro? E come ti sbagli

Il Corriere dello sport pubblica una specie di ode a "San Ciro
Monica Tosolini

Il Corriere dello sport pubblica una specie di ode a “San Ciro ha qualcosa di mistico, come una sentenza divina. E’ entrato e ha deciso, spedendo al tappeto l’Udinese ai tempi supplementari. Un altro quarto d’ora e si sarebbe arrivati ai rigori. Il gol di Immobile, centesimo realizzato con la Lazio allo stadio Olimpico sui 171 in carriera, ha permesso a Sarri di centrare l’ingresso ai quarti di Coppa Italia, tra venti giorni a casa del Milan. Partita risolta con un’azione disegnata su misura per il centravanti italiano che dovrà trascinarci ai Mondiali in Qatar. Lampo ispirato da Cataldi, sguardo d’intesa e il solito invito in profondità. Ci avevano provato altre due o tre volte in precedenza. Un gol simile, in combinazione, erano riusciti a confezionarlo con l’Inter. Ciro questa volta è scattato con il tempo giusto, senza cadere in fuorigioco, bruciando in velocità Perez. Un solo rimbalzo del pallone, stava guardando Silvestri in uscita, lo ha scavalcato con un tocco di sinistro e in corsa. Capolavoro di astuzia, di tempismo e di precisione, un istante in più di attesa e l’occasione sarebbe sfumata. …L’Udinese costruiva a tre e difendeva quasi a quattro con Soppy quasi sulla linea arretrata. Funzionavano i raddoppi di Becao su Zaccagni, finito ko (distorsione alla caviglia) a un sospiro dall’intervallo e in fortissimo dubbio per l’Atalanta. Niente male il tedesco Samardzic, classe 2002, trequartista di disturbo su Leiva in fase di non possesso ed esterno destro quando i friulani impostavano. Cioffi ha sganciato Beto e Arslan, ma i friulani avevano già tirato fuori il meglio e la Lazio è riemersa nei supplementari, quando ha ricominciato ad attaccare con convinzione. L’hanno presa per mano Luis Alberto e soprattutto Milinkovic, determinante nell’ultima mezz’ora. E’ entrato anche Luka Romero, classe 2004, argentino ex Maiorca, fisicamente più robusto rispetto a Raul Moro. L’unico brivido Reina lo ha avvertito con l’incrocio dei pali esterno colpito su punizione da Arslan, lo stesso che aveva firmato a tempo scaduto il 4-4 dell’Udinese all’Olimpico in campionato. Una svolta, un segnale del destino. Era in agguato Ciro. Verrà anche il tempo del tridente baby, ma per adesso risolve il solito giustiziere della notte”.

Nelle pagelle dell’Udinese, menzione speciale per Samardzic, uno “da seguire”.

Cioffi (all.) 6 Come Sarri, si gioca i cambi decisivi alla distanza. Udinese buona, ma senza attacco. Beto non lo aiuta.

Silvestri 7 Sul primo colpo di testa di Muriqi si allunga in tuffo e risce a respingere, il secondo è centrale. Si supera sul destro in corsa di Milinkovic. Ciro non lo perdona.

Becao 6,5 Rischia ma riesce ad arrivare per primo sull’invito di Felipe, evitando il gol e il rigore su Muriqi. Dietro sembra il più affidabile.

N. Perez 5,5 Perde la marcatura di Immobile nell’azione decisiva.

Nuytinck (3’ sts) 6 Entra quando la Lazio l’ha appena sbloccata.

Zeegelaar 5,5 Udogie lo copre poco, così concede a Felipe lo spazio ideale per allungare il passo. Prende meglio le misure dopo l’intervallo.

Soppy 6,5 Resta per 90 minuti sulla linea difensiva e limita Zaccagni. Nei supplementari ha le energie per proporsi in avanti.

Jajalo 6 Senso tattico, lavoro onesto incrociando Luis Alberto.

Arslan (32’ st) 6 In campionato aveva beffato Sarri con il gol del 4-4 a tempo scaduto, stavolta (con l’aiuto di una deviazione) incoccia il palo esterno su punizione.

Walace 5,5 Con la linea mediana a due, si nota di più la lentezza del brasiliano.

Makengo (1’ pts) 5,5 Non determina, anzi.

Udogie 6 Riesce a tirare fuori il meglio nella ripresa, quando cancella Felipe.

Samardzic 7 Il mancino tedesco, classe 2002, ex Lipsia, conferma la bontà dello scouting dei Pozzo.

Pussetto 5,5 Una palla buona per Success, non riesce quasi mai ad allungare se non quando, sbilanciato da Lazzari, stende a bordo campo Sarri. Bello l’abbraccio con il mister laziale.

Nestorovski (3’ sts) 5,5 Si vede poco.

Success 6 Tanto movimento, due occasioni fallite, protesta per il cambio.

Beto (22’ st) 5,5 Lento e macchinoso. Un altro rispetto al gigante che aveva fatto vedere le streghe a Sarri in campionato.

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