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Pereyra alla Gazzetta dello sport: Per vedere la vera Udinese dovremo aspettare dopo la sosta di novembre

Roberto Pereyra è oggi il protagonista dell'A tu per tu della Gazzetta dello sport.
Monica Tosolini

Roberto Pereyra è oggi il protagonista dell’A tu per tu della Gazzetta dello sport. L’argentino racconta della sua voglia di tornare in Italia “perchè qui ti trattano bene, ti fanno sentire come a casa” e della sua maturazione come uomo (ora è papà di due bimbi) e come calciatore (deve molto a Guidolin, che per lui è stato un maestro). E rivela che considera Gotti come Guidolin, “ha la sua stessa cultura del lavoro, conosce alla perfezione ogni avversario che affronta, è bravo sulla tattica e sta cercando di infonderci una mentalità vincente simile ad Allegri”.

Sul suo ruolo, ammette di ritenersi mezzala, ma in grado anche di fare il trequartista dietro la punta. E della squadra dice che con Deulofeu, Pussetto e Makengo è più forte, ma che “per vedere la squadra vera dovrete aspettare la sosta di novembre, dopo quella sarà al top. Deulofeu non ha ancora il ritmo, quando lo avrà penso che sarà uno dei più forti della serie A. Nacho è già un passo avanti, contro il Parma l’ha decisa lui. Comunque stiamo crescendo, andiamo a Firenze per fare punti”.

Chiusura su De Paul: “Ha una mentalità vincente che pochi hanno. Può fare tutti i ruoli per la qualità che ha. E’ cresciuto tanto di testa. E’ bello giocare con gli amici: qui mi diverto, nel calcio devi divertirti”.

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