Nella sosta di campionato, i pensieri sono andati al futuro. Mancano 10 gare al termine della stagione e l’interrogativo che tiene banco è quello che riguarda la panchina dell’Udinese. Mister Massimo Giacomini, a ‘Bianconero XXL‘ su Telefriuli, ha detto: “Ha ragione Zoff, Gotti ha dei meriti. In certe circostanze forse poteva essere più coraggioso ma alla fine ha portato la squadra ad una certa tranquillità. I giocatori giocano a memoria. Il discorso del coraggio poi è relativo. La squadra ha sempre dimostrato una certa facilità nell’affrontare gli avversari non tutti allo stesso modo, ma variando”.
Si sta accentuando troppo il discorso su Gotti? “lo striscione che gli hanno dedicato i tifosi è stato fatto molto bene, ben rifinito”.
Giusto dare adesso un supporto a Gotti? “Non doveva esserci questa sensazione che ha il tifoso, tanto da esprimere il suo pensiero in uno striscione. E’ evidente che si è un po’ esagerato nel dire qualcosa nei confronti di Gotti che non è stato trasmesso in maniera corretta. Il pubblico ha voluto dire ‘noi siamo con lui’. Ma noi, qui, lo abbiamo sempre assolto”.
Che cammino è quello che attende l’Udinese nelle ultime dieci giornate? “L’ultima partita con l’Inter, i nerazzurri dovrebbero aver già vinto lo scudetto. Dobbiamo fare molta attenzione allle partite tra Crotone, Cagliari, Benevento”.
Gotti ha dovuto cambiare il ruolo a Pereyra: “Il centrocampo con Pereyra migliora dal punto di vista tecnico-tattico. Lui dà sempre il suo contributo, non molla mai, è molto corretto e ha numeri che possono diventare determinanti in una parita. Ma è vero che De Paul con lui in mezzo guadagna. Se Pereyra è più avanti, possiamo perdere il possesso del centrocampo”.
Il decimo posto? “Se non rientra Deulofeu, Gotti non può farci niente. C’è Forestieri, uomo di grande movimento”.