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Sottil: “Vorrei una Udinese più disinvolta”

Il tecnico bianconero in conferenza stampa alla vigilia di Udinese-Fiorentina
Monica Tosolini

L’Udinese torna al ‘Friuli’ per il match contro la Fiorentina, il primo dei 4 in programma nei prossimi 12 giorni. Mister Sottil presenta così la sfida: “Non siamo molto fortunati a livello di infortuni. Sono molto rammaricato e dispiaciuto, per Ebosse la ricaduta.. siamo stati davvero sfortunati. Si è fatto tutto quello che andava fatto. Lui era assolutamente condizionato, faceva allenamento da quattro settimane ad alta intensità. L’infortunio era alle spalle da tempo. Siamo molto dispiaciuti e gli siamo vicini. Si è riaperto, deve ricominciare un percorso molto duro. Gli ho scritto, non deve mollare. Kabasele ha avuto una elongazione muscolare che penso risolva per Napoli o sicuramente per Genoa”.

La Fiorentina, seconda peggior difesa e terzo miglior attacco: “E’ una squadra forte, che è stata ulteriormente rinforzata. Hanno due squadre, sono molto competitivi nei doppi ruoli. E votata all’attacco. Poi per un determinato atteggiamento offendente, qualcosa lasci. Dobbiamo metterli in difficoltà cercando di fare quei movimenti che abbiamo preparato. La squadra tira molto, ma deve essere più precisa e più cinica”.

Pressione per la vittoria che manca ancora? “Critiche? E’ un aspetto su cui ho molto lavorato. Questa è casa nostra, deve essere uno stadio positivo che deve continuare a dare supporto alla squadra. I nostri tifosi sono un valore aggiunto. Dobbiamo fare una prestazione da Udinese, cercando il risultato attraverso il gioco collettivo. Giocare con l’ansia nel calcio non serve. Noi dobbiamo spronare la gente a creare un ambiente positivo. Ho lavorato molto sull’aspetto psicologico, pensare a giocare non ad avere paura se sbaglio un passaggio”.

La Rosa è ampia, ma le scelte sono limitate. Dubbi solo sul ruolo di centro sinistra? “Non ho tante alternative in quanto a competitività, ma i giocatori ci sono, dubbi ne ho. Sul centro sinistra devo valutare bene, ma le idee le ho chiare per quanto visto in settimana”.

Lovric? E Pereyra come sta? “Lovric rimane un giocatore importante. Anche lo scorso anno ha attraversato momenti un po’ opachi. E’ un giocatore più qualitativo che fisico. A volte non è incisivo come potrebbe. Sa che ha sbagliato la partita con il Cagliari. Gli ho detto che lì era squalificato e non ce lo hanno detto, per sdrammatizzare. Lui ha capito. So che tornerà a dare quei gol e quel supporto a centrocampo che ha sempre dato. Pereyra per tre mesi non si è allenato con una squadra di calcio: è normale che gli ci voglia un po’ di tempo per tornare ai suoi livelli. Ma essendo un giocatore longilineo, snello, stiamo lavorando sul parametro della forza. Non è facile ricondizionare giocatori a campionato già iniziato. Penso che ancora due o tre settimane ci vogliano”.

Palle inattive per portare più giocatori in attacco. Quanto ci avete lavorato? “Lo facciamo sempre. Sarei preoccupato se la squadra non creasse situazioni da gol. A Cagliari non abbiamo avuto solo l’occasione di Lucca, ma anche un paio con Thauvin. Vero che dobbiamo essere più cinici, più cattivi. E sfruttare le nostre forze. Mancano cattiveria e concentrazione. Abbiamo ottimi saltatori. E ci servono i gol dei centrocampisti. Ma è un discorso che parte dal collettivo. Parte un po’ dalla mente: si attacca in tanti, con gli uomini giusti. L’area va attaccata con tanti uomini. Vorrei vedere la squadra giocare più disinvolta”.

Scelte: chi è più vicino ad essere titolare? “Pereyra se la gioca. Payero sta molto bene fisicamente, è un giocatore importante, lo considero titolare. Ma non sono tutti uguali, come caratteristiche. Payero può giocare titolare. Etienne Camara e Quina sono alla prima esperienza in A, stanno bene, ma devono adattarsi al ritmo alla tattilità della A. Zarraga è più avanti. Poi ci sono le scelte tattiche. Payero per me è un titolare, preferisce giocare mezzala sinistra, in caso destra, centrale”.

Success? “E’ assolutamente più pronto di qualche settimana fa. Va gestito con accuratezza anche lui. Ha avuto tanti problemi muscolari. Oggi sta molto meglio, lo vedo più reattivo, più dinamico ed è pronto a dare il suo contributo. E’ pronto per il tour de force”.

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