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Cioffi: “A Roma con umiltà e spirito di sacrificio, ma anche atteggiamento propositivo”

Il tecnico: "Nessun piano gara, ma pronti ai cambiamenti che suggerirà la partita"
Monica Tosolini

Alla vigilia di Roma-Udinese mister Cioffi in conferenza stampa analizza i temi della sfida. Dopo la sosta, la situazione della squadra: “La sosta è venuta quando doveva venire, ha portato energia, perché avendo 11 nazionali.. gioia e gratificazioni, perché i ragazzi hanno fatto bene. Per Sandi e Jaka una qualificazione storica, per Samardzic importantissima la qualificazione della Serbia. Noi abbiamo lavorato tanto sugli aspetti da migliorare. Quindi tutto benissimo”.

Siete ripartiti bene, con prestazioni incoraggianti. Ora la Roma, che dovrà certificare come sta l’Udinese: “L’Udinese deve certificare giorno dopo giorno, non partita dopo partita, quello che fa. Non c’è da certificare niente, bisogna mantenere l’umiltà vista fino ad oggi, perché sarà una partita di grande sacrificio”.

La Roma, squadra che aspetta. Siete preparati? “Quando giochi con top squadre e con allenatori che fanno la storia del calcio, non puoi pretendere di avere uno spartito, dobbiamo esser pronti a diversi cambiamenti. Non c’è un piano gara, dobbiamo essere bravi ad interpretare le partite nella partita”.

La difesa dell’Udinese deve essere sostenuta dal punto di vista fisico? “Dobbiamo combattere i princìpi della Roma. Non è un incontro di box. Ci sarà sicuramente fisicità, è una opzione”.

Thauvin, cosa gli manca? “E a Pafundi cosa manca? Nulla. Io devo fare delle scelte, al momento Florian non è parte delle scelte, ma dimostra ogni giorno di essere un campione che accetta le mie scelte e non molla, risponde sul campo. Ha vinto due mondiali. Cosa deve dimostrare? E a Lucca cosa manca? Sarebbe facile avere la scusa per buttarsi giù e non fare. Non devono fare questo”.

Nella sosta, cosa le hanno detto o dimostrato i giocatori? “La voglia di allenarsi. Se dopo quattro settimane non hai capito che essere umano hai di fronte.. di maschere ce n’è poche da indossare. Ho visto una squadra che ha voglia di allenarsi di lottare. Qui il talento è frutto di grande sacrificio, di allenamento, per questo dico che c’è da guardare giorno per giorno”.

Chi tira, se c’è, il rigore domani? “Io no di sicuro. Il primo rigorista è Pereyra, il secondo è Isaac. Scelgono loro. Domenica scorsa è stato fatto un gesto importante, bisogna chiuderla lì”.

Quanto sarà difficile per la Roma domani? “Spero ci sottovaluti. Ma dobbiamo essere noi ad essere sicuri del nostro atteggiamento. Umile, con voglia di soffrire ma per proporre. Così possiamo dire la nostra e magari spaventare la Roma”.

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