Domani andrà in scena l’ultimo turno del 2023, la 18esima giornata del campionato 2023/24. Una stagione, per l’Udinese, fin qui davvero povera. Un trend che di fatto prosegue la strada tracciata da inizio anno, stagione 2022/23, quando al timone della squadra c’era Andrea Sottil e nel gruppo già mancava il top player Gerard Deulofeu (in campo solo il 22 gennaio contro la Samp per 13 minuti, il tempo necessario per confezionare l’azione del gol vittoria firmato da Ehizibue).
Ed eccoli i numeri di un anno solare da brividi: dal primo gennaio ad oggi 6 vittorie (3 in casa e 3 fuori, di cui una sola in questo campionato), 18 pareggi (11 nella seconda parte, 7 nella prima) e 15 sconfitte (già 10 da agosto in poi). Il ‘Friuli’ non è assolutamente stato un fortino: in casa l’Udinese ha colto 3 vittorie, 12 pareggi e 4 sconfitte, ovvero 21 punti dei 36 totali, facendo 27 gol e subendone altrettanti. Il totale del 2023 dice 38 reti fatte e 58 subite.
Le soddisfazioni? Si contano sulle dita di una mano. Certo, c’è il successo sul Milan per 3-1 il 18 marzo, vittoria replicata a San Siro il 4 novembre con lo 0-1 firmato Pereyra. Ma oltre a quello, c’è il successo più largo, per 3-0 ottenuto sulla Cremonese il 23 aprile e davvero poco altro. Ovvero, le vittorie esterne di misura, tutte per 0-1, contro Sampdoria e Empoli, che hanno dato punti fondamentali per la salvezza.
Diverse le batoste. La più pesante, il 4-0 in casa della Roma il 9 dicembre, ma anche lo 0-3 alla prima di questo campionato contro la Juventus. Ma non si possono dimenticare le arrabbiature per lo 0-3 di Bologna ad inizio aprile o per il ko di fine stagione in casa della Salernitana per 3-2. Desolanti anche il 4-1 che aveva fatto momentaneamente resuscitare il Napoli di Garcia a fine settembre o il 3-1 patito in casa della Roma. Errori individuali, per lo più, associati ad un atteggiamento sbagliato e raramente a interpretazioni sfavorevoli arbitrali.
A questo punto, all’Udinese non resta che chiedere di cercare di finire in maniera accettabile questo annus horribilis per poter guardare con rinnovata fiducia ad un futuro che al momento appare molto nebuloso.
