Un girone dopo, in condizioni diametralmente opposte, ecco l’Udinese di nuovo di fronte alla prova Benevento. All’andata la sfida si giocò nell’antivigilia di Natale, con l’Udinese che stava attraversando un periodo felice, dopo aver risistemato la classifica grazie ai memorabili successi su Lazio e Torino e ai pareggi con Crotone e Cagliari. Allora i bianconeri venivano da una striscia di sei risultati utili consecutivi e la classifica diceva Udinese 16 punti, Benevento 15 con un margine di +9 e +8 sulla coppia Torino-Genoa, terzultima e penultima. Nella partita che si giocava in notturna al ‘Friuli’ ci si attendeva un risultato positivo dei bianconeri contro la neopromossa guidata di Inzaghi che comunque stava già ‘facendo meraviglie’.
Invece la squadra di Gotti fallì, rimediando uno 0-2 che determinò anche il sorpasso in classifica dei sanniti e rovinando il Natale alla sua tifoseria. Eppure quel 23 dicembre 2020 Gotti aveva potuto schierare il tandem offensivo Lasagna-Pussetto (il più affidabile, con KL15 che era tornato al gol a Cagliari), con De Paul, Arslan e Pereyra alle loro spalle. Sulle fasce c’erano Larsen e Zeegelaar e in difesa, bisogna ricordarlo, mancava Nuytinck. Ma anche allora il problema era l’imprecisione sottoporta, quella che è costata la sconfitta di fronte all’abilità dei sanniti di centrare due volte la rete nelle uniche due occasioni create.
Domani si ritrovano di fronte: i campani reduci dal pareggio a Genova e determinati a conquistare i tre punti, visto che il margine sulla terzultima è di soli 3 punti; l’Udinese che arriva dalla sconfitta al ‘Friuli’ contro il Cagliari, che ha prodotto il ritiro per i friulani e rilanciato i sardi, proprio quelli che mettono pressione al Benevento.
E’ chiaro come il risultato di mercoledì a Udine abbia rimescolato le carte e rimesso tutti in gioco, Udinese compresa. La squadra di Gotti, a cui Pozzo chiedeva il decimo posto, si ritrova ora a doversi guardare nuovamente alle spalle. A sei giornate dalla fine della stagione e con il calendario che l’aspetta non può più permettersi passi falsi. A maggio ci sono Juventus, Bologna e Sampdoria in casa, Napoli e Inter fuori. Non proprio una passeggiata.
Ora ci si trova a -5 dal decimo posto del Verona e a +8 dal terzultimo del Cagliari: è ben chiaro come il risultato di domani (contro un Benevento che in casa ha fatto solo 12 punti dei 31 totali e che ha perso ben 8 volte) possa dire da che parte dovrà guardare l’Udinese in questo finale che ha ancora molto da dire.