Terzo appuntamento del campionato per l’Udinese: arriva la Roma. In un momento critico, un avversario tosto, che pure ha i suoi problemi (alcuni simili a quelli dell’Udinese) ma che è reduce da un pareggio imposto alla Juventus, con il rammarico di non aver centrato i tre punti, e da una sconfitta a tavolino (punizione esagerata) contro il Verona.
La Roma, storicamente, non è avversario facile per i friulani: negli ultimi 15 incontri disputati, l’Udinese ha ottenuto un pareggio (1-1 al ‘Friuli il 9 marzo 2013), due vittorie (alla prima di Nicola in panchina e lo scorso 2 luglio) e 12 sconfitte. La Roma, d’altro canto, fa parte delle squadre di alta classifica che hanno obiettivi ben diversi da quelli dell’Udinese. Il mercato, in questo momento, rende difficile a Fonseca il compito di mantenere un andamento di un certo tipo, ma è comunque assodato che ha a disposizione una rosa di valore ben più alto di quello dell’Udinese. Il confronto dice 129 milioni per l’Udinese 340 per la Roma. Non ci sono più i due bomber Di Natale e Totti ad accendere la sfida: stavolta Gotti e Fonseca dovranno affidarsi a Lasagna e Dzeko, entrambi al centro di voci di mercato fino a pochi giorni fa e entrambi ‘spuntati’ in questo inizio di stagione.
Difficile per tutti concentrarsi sulle questioni di campo mentre il mercato, che si avvicina alla chiusura, impone accelerazioni per gli ultimi colpi. Il campionato, però, richiede attenzione, in particolare all’Udinese ferma a 0 punti, 0 gol fatti e tanti infortuni da gestire. Agli infortunati di lungo corso Mandragora, Larsen, Jajalo e Walace bisogna aggiungere Nuytinck, che non ce la fa nemmeno per la Roma. Gotti non può contare troppo nemmeno sui neo acquisti: Bonifazi è a corto di condizione e non sarà nemmeno convocato; Molina e Pereyra potranno andare in panchina per essere possibilmente inseriti in caso di necessità. E, come non bastasse, i disponibili non sono al top. La prestazione della squadra contro lo Spezia ha evidenziato un atteggiamento preoccupante, che sicuramente non ti aspetti da un gruppo che deve essere conscio di dover lottare con il coltello tra i denti per tutto il campionato. Una simile affermazione sembra in contrasto con il dato statistico che dice che quella bianconera è la squadra che finora ha sbagliato il più alto numero di tiri (13 fuori su 29 totali) e di cross (12 su 17 totali) effettuati. Non sembra essere solo questione di imprecisione, ma proprio di atteggiamento molle. Quello palesato in particolare contro lo Spezia.
Contro la Roma Gotti si aspetta un cambio di marcia, almeno sotto quel profilo. In questo momento è il minimo che si può pretendere, almeno per evitare figuracce.
