L’Udinese che vuole rialzare la testa in campionato si trova di fronte l’avversario in questo momento più ostico da affrontare: il Milan di Pioli. I rossoneri comandano la classifica di A, sono reduci da 4 vittorie consecutive e un pareggio, quello di domenica scorsa contro la Roma. Insomma, non l’avversario ideale nel momento in cui il gruppo di Gotti ha urgente bisogno di punti.
La vittoria in Coppa Italia ha portato entusiasmo nel gruppo bianconero: in campo si è vista una squadra determinata e con tanta voglia di giocare. Fattori positivi, ma che non bastano di fronte ad un avversario come il Milan di adesso.
Storicamente la squadra di Pioli non è una bestia nera, come lo era invece la Fiorentina: al Friuli l’Udinese ha vinto 12 volte, il Milan 15. E l’ultimo successo bianconero in casa contro i rossoneri risale proprio ad un anno fa, porta la firma di Becao. Ma questo poco conta. In campo si affronteranno una squadra che sta ancora lavorando per definire una sua identità e una che invece il suo volto preciso lo ha trovato già. E questo è un aspetto che ha una sua importanza, al pari della qualità della rosa.
L’Udinese di oggi è certamente più competitiva di quella di due mesi fa, ma sta ancora lavorando per trovare il suo assetto.
Dopo le variazioni ‘in corso d’opera’ nelle partite di campionato, Gotti ha sperimentato nuove soluzioni contro il Vicenza in Coppa Italia. Le risposte sono state positive e potrebbe quindi riproporle in campionato, partendo da subito con un assetto più offensivo. Il tecnico riflette sua sulle soluzioni tattiche che sugli interpreti. Sicuramente sono preziosissimi i rientri di Musso (che sembra certo) e Nuytinck, entrambi sicuramente convocati. E rimane fondamentale la presenza di un De Paul sempre lucidissimo e sempre più leader di questa squadra. Da lui partono tutte le azioni e i numeri, da questo punto di vista, sorridono all’Udinese che, ad alcune voci, è comunque superiore al Milan: nelle azioni d’attacco (40,8 a 34), nei dribbling (11,8 a 10,8) e nei passaggi chiave (4,4 a 3,8).
Una cosa è certa: questa Udinese non parte battuta. Serve una svolta al campionato, potrebbe arrivare adesso.
