Da Empoli l’Udinese è tornata con un punto che fa classifica e con le solite voci sul futuro del suo allenatore. Voci che la società non intende alimentare ma che non si preoccupa nemmeno di smentire. Dopo una gara che ha lasciato tutti molto perplessi e preoccupati, dal quartier generale friulano nessuno si è fatto pubblicamente sentire. Un silenzio difficile da interpretare e che però continua a far rumore.
In un simile contesto, ovviamente, si moltiplicano le ipotesi sul futuro prossimo bianconero. C’è chi annuncia l’arrivo di Gino Pozzo a Udine per prendere in mano la situazione, dimenticando forse che il presidente del Watford, l’altra squadra in disgrazia, era in sede proprio una decina di giorni fa, nel giorno della sconfitta a Napoli, quando già qualche sussulto la panchina di Sottil lo avvertiva. Ma a livello locale c’è la quasi certezza che l’Udinese continuerà con Sottil, almeno fino alla prossima sosta.
Il tecnico si giocherebbe quindi la permanenza contro Lecce e Atalanta in casa e Monza e Milan fuori, cercando anche di andare avanti in Coppa Italia nell’appuntamento del primo novembre contro il Cagliari. D’altro canto, contrariamente a quanto avviene in casi di panchine a rischio, non ci sono nemmeno nomi di reali sostituti al momento. Sono infatti cadute via via le presunte candidature di Cioffi, Gotti, Tudor, Giampaolo e Nicola e nessuno riesce a trovare altri nomi accostabili al bianconero friulano. I 15 giorni che separano l’Udinese dalla prossima partita, il posticipo con il Lecce di lunedì 23 ottobre, dovranno servire a Sottil per cercare di trarre il massimo dal gruppo che già ha a disposizione perché per quella data non sono previsti recuperi di giocatori infortunati. C’è sempre molto da fare, ma adesso gli alibi sono finiti.
