Il Covid è tornato prepotentemente nel campionato di serie A. Recentemente ad agevolare la sua diffusione è stata la Nazionale, in cui sono stati riscontrati ben 12 casi tra giocatori (7) e membri dello staff (5). E di nuovo diverse società hanno iniziato a tremare. Poter giocare l’intero campionato con l’organico al completo è un lusso che praticamente nessuno può più permettersi. Tutti, prima o poi nell’arco della stagione, pagano dazio al Covid. Con buona pace di allenatori e società: i primi, in seria difficoltà nel riuscire a mettere in campo un undici ‘sensato’, i secondi alle prese anche con i risvolti economici della vicenda.
L’intrecciarsi di situazioni scatenate dall’imponderabile variabile del Covid ha effetti diretti anche sul valore dei calciatori impegnati in tornei ancora sotto scacco del virus. Nei vari campionati, vanno avanti le squadre meno colpite dal terribile virus. All’Udinese, come ormai accade spesso negli ultimi anni, anche alla vigilia di questo torneo c’è stata una importante rivisitazione della rosa. Stavolta, però, senza grossi esborsi, la squadra allestita grazie anche alle fortunate congiunzioni astrali (vedi retrocessione del Watford e deciso flusso migratorio verso il Friuli) ha già praticamente centrato l’obiettivo salvezza, alla faccia del Covid, degli infortuni e di tutte le incognite che solitamente si presentano nell’arco della stagione. E, logica conseguenza, i cartellini dei giocatori hanno assunto valori migliori, seppur per lo più in maniera contenuta.
I Pozzo possono ancora permettersi di chiedere cifre importanti in particolare per De Paul (147° posto tra i giocatori più preziosi al mondo, 27° nel ruolo di centrocampista, 32° in serie A) e Musso (15° portiere più prezioso al mondo), due i cui cartellini sono lievitati di più dopo il Covid. Il portiere vanta un + 8 milioni che porta il suo valore a 20. Il centrocampista ha aggiunto 5 milioni ai 30 già stimati e vede restringere la cerchia dei possibili compratori ai top club.
Il comportamento costantemente convincente in campo, ha prodotto ritocchi all’insù anche di giocatori come Pereyra, rivitalizzato in questa sua seconda avventura friulana; Arslan, acquisto a sorpresa di fine estate; Bonifazi, prestito ex Spal che si sta meritando la conferma. Il Tucu, che quando è tornato a Udine aveva un cartellino del valore di 7,5 milioni, è schizzato in due mesi a 10. Il tedesco-turco ha visto il suo cartellino arrivare a 3 milioni, con un +2 rispetto all’1 iniziale. Il difensore che spera nell’azzurro vale ora 6 milioni, +2 rispetto ai 4 iniziali.
Va sottolineato che non si parla più di cifrone, ma di questi tempi l’importante è dimostrare di esserci.
Un po’ come ha fatto Samir, il cui cartellino vanta un +1,20 milioni rispetto alla scorsa estate; o Pussetto, che prima di finire ko per il resto della stagione aveva già visto crescere il valore del suo cartellino di 1 milione. Possono essere soddisfatti, visto che seppur in maniera meno consistente, possono vantare il segno più sul loro cartellino anche Becao (vale mezzo milione in più rispetto alla scorsa stagione), Nuytinck (passato da un valore di 2,8 milioni a 3), Molina (ora a +0,5 milioni), Ouwejan e Forestieri (+0,1).
In qualche modo ‘tengono’ i vari De Maio (rimasto stabile a 0,8 milioni), Zeegelaar (1,2), Walace (5), Makengo (3,5), Palumbo (0,8) e Braaf (3).
Ci sono però anche le dolenti note, che come sempre sono quelle dei giocatori che hanno avuto una resa inferiore alle attese, vuoi per problemi fisici piuttosto che tecnici. Su tutti Deulofeu, arrivato come prestito e messo presto sotto contratto a titolo definitivo: l’attaccante basco paga dazio agli infortuni e si è deprezzato di 3 milioni, nonostante in un paio di occasioni abbia ricordato a tutti il suo livello di qualità. Ora, per rivederlo in campo e giudicarlo, dovremo aspettare il prossimo campionato.
Come lui, anche altri attaccanti che stentano a produrre gol ‘pagano’ lo scotto sul valore del cartellino: Nestorovski (-0,8) e Okaka (0,5). Lo status di ‘infortunato’ o ‘non rientrante nel progetto tecnico’ costa sempre. Scuffet (-0,30), Prodl (-0,6), Jajalo (-0,3) lo testimoniano molto bene. Così come Llorente che, nel periodo in cui il Napoli lo ha accantonato, ha ‘perso’ ben 2 milioni.
Valore che, come gli altri giocatori, dovrà cercare di recuperare, Covid o non Covid.