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A Reggio Emilia prevale la tattica

L’Udinese si presenta al Mapei bisognosa di punti, complice una classifica deficitaria.
Monica Tosolini

L’Udinese si presenta al Mapei bisognosa di punti, complice una classifica deficitaria. L’avversario viaggia con il vento in poppa, annusa il primato e progetta il bonus Champions. Neroverdi sempre in gol nelle 6 giornate iniziali, gol a randa; Udinese per contro, con la rete sempre violata. I presupposti non sembrano solleticare le passioni dei tifosi.

GOTTI dopo aver sperimentato l’audace 433 con poca fortuna, non può permettersi ulteriori passi falsi, pena il rischio di vedersi sfilare di mano il giochino. I friulani devono necessariamente.uscire dal terreno di gioco con punti e fiducia. Il mister di Adria ritrova peraltro la piena disponibilità del pretoriano NUYTINCK dichiaratosi abile nel presidiare la difesa ricomposta per l’occasione a 3, con i due brasiliani ai lati. In avanti preferenza al duo OKAKA-NACHO con DEULOFEU inizialmente in panca e sorpresa ZEEGELAAR sulla fascia sinistra.

De Zerbi, tecnico in grande ascesa e reduce dal gran colpo di Napoli, ritrova molti dei suoi convalescenti, e salvo Djuricic schiera un 11 molto prossimo a quello titolare. Mai fortunato e vincente contro i friulani, il tecnico bresciano manifesta la forte volontà di dimostrare come gli 11 punti di differenza in classifica tra le due compagini, rappresentino una realtà inoppugnabile.

Seconda nel possesso di palla alla sola Inter, la squadra di casa inizia a mulinare palleggi a uno max due tocchi. L’Udinese non abbocca e salvo qualche pressing sui portatori di palla, non incorre mai nella leggerezza di lasciare campo a Boga & Co.

Un palleggio senza profondità, alla Portogallo pre Cr7 per fare un paragone storico, tale da non mettere troppa apprensione ai bianconeri, tanto da lasciare MUSSO pressochè inoperoso.. È l’Udinese invece a cercare qualche contropiede mortifero, vanificato forse da un ultimo passaggio mai calibrato a dovere. Termina la frazione con un Sassuolo capace di mantiene una prevalenza nel possesso palla ma del tutto sterile.

La ripresa vede la squadra di GOTTI dimostrare ripetutamente di non subire alcuna soggezione nei confronti dei più quotati (ne siamo veramente sicuri?) avversari. Le occasioni non si materializzano e la gara non palesa prevalenza di una sull’altra. Portieri inoperosi tanto da non compiere alcuna parata dalla difficoltà rilevante. A dieci dalla fine poi, le squadre sembrano arrendersi alla divisione della posta, situazione che puntualmente si materializza senza scossoni alcuni sino al 93º. 0-0 e serenità ritrovata in casa bianconera; primo “clean sheet” stagionale. Il 352 a questo punto, tornerà a materializzarsi quale modulo della ripartenza?

Certo NUYTINCK ci ha fatto comprendere quanto abbia inciso la sua assenza nell’economia della difesa, o come a volte tattica e fase difensiva non possano essere messe in secondo piano. Forse contro il Milan si è vista una squadra propositiva seppur perdente, con il Sassuolo bloccata ma efficiente. E se alla fine la sapienza tattica di GOTTI riuscisse nel coniugare la qualità di una e dell’altra? Allora sì, che ci sarebbe da divertirsi.

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