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40’ buoni, poi la luce si spegne; la sofferenza rimane

Poca corsa e molte conclusioni imprecise marcano una delusione palpabile
Redazione

Inutile negare che sfida con gli isolani evoca un vago sentore da “dentro o fuori”. Posta pesantissima quella in gioco al Friuli nel contesto di una salvezza ancora tutta da conquistare. Vero che la classifica dopo l’exploit di Torino pare meno complicata, ma una “stecca” con la squadra di Mr. Ranieri potrebbe realmente vanificare l’impresa di 6 giorni addietro, rimescolando di nuovo le carte.

La proprietà sarda in settimana dopo la brutta prova casalinga con la Lazio, ha respinto le dimissioni del mister romano dimostrando di credere sino in fondo al proprio condottiero; per questo ed altri motivi la gara in programma potrebbe celare ulteriori complicazioni motivazionali, senza dimenticare il passaggio del turno dei rossoblu in Coppa Italia ottenuto al Friuli, proprio a danni dei bianconeri.

CIOFFI in settimana ha chiesto espressamente ai propri ragazzi di raggiungere quanto più rapidamente i 40 punti, proprio al fine di suggellare una salvezza, peraltro agguantabile forse anche a quote più abbordabili (36 ?). Vietato dunque abbassare la guardia davanti ad una contesa dal peso capitale incalcolabile, complici i relativi punti assegnati, letteralmente ammantati da valore doppio. 

Nell’occasione, complice l’indisponibilità del Tucu, fiducia piena agli “eroi” di Torino, cui viene chiesta grande applicazione e possibilmente l’ottenimento dell’intera posta. Tale auspicabile situazione, manderebbe il gruppo di Ranieri ad addirittura 7 punti di distanza (7 e mezzo se si contemplassero gli eventuali vantaggi procurati dallo scontro diretto). In tale circostanza giunti oramai a 2/3 di torneo, ad una, forse due rivali, il margine di recupero in graduatoria diverrebbe davvero ridotto.

Parte bene la squadra di CIOFFI venendo premiata intorno al quarto d’ora da una splendida conclusione di ZEMURA che passa dal sinistro al destro con naturalezza sferrando un fendente da una decina di metri assolutamente imparabile per Scuffet. 

L’Udinese gestisce bene sembrando in assoluto dominio della gara. Alla mezz’ora LUCCA si trova sulla testa la palla del possibile ko, ma la conclusione si spengeva un metro sul lato sinistro del portiere ospite. Sino ad allora nulla faceva presagire ad un’inversione di tendenza, almeno sino a quando non si accendeva Gaetano, giocatore di proprietà del Napoli che peraltro la società friulana aveva seguito in passato. Il tecnico centrocampista rossoblu a 5’ dal termine della frazione impostava a centrocampo per Augello abile nel pennellare a sua volta sulla testa del 23.enne giocatore di Cimitile, una traiettoria che il centrocampista deviava di testa ad una decina di metri dalla porta, insaccavando a pelo d’erba sulla sinistra di un incolpevole OKOYE. Bella manovra ma bianconeri un po’ statici.

La ripresa iniziava addirittura con un brivido dopo che Mr CIOFFI aveva inusitatamente invertito i due braccetti di difesa. Una palla manovrata da Luvumbo finiva in area in zona Lapadula, il quale non ci pensava un attimo a tirare verso la porta; fortuna che la traversa dava una mano ad OKOYE comunque sulla traiettoria. Nonostante il brivido scampato, la squadra non sembrava affatto brillante, almeno non tanto quanto in avvio di gara. Pur tuttavia intorno all’ora di gioco, la palla buona arrivava sul piede destro di LUCCA, il quale calciando concludeva ad un metro dal primo palo difeso dall’ex udinese.

Da quel momento, nonostante i cambi, si vedeva molto più Cagliari che Udinese. La condizione non sembrava quella ideale per affrontare una gara così delicata, la corsa (alla fine saranno ben 4 i km in meno quelli percorsi) e l’inerzia sembrava tutta in favore degli ospiti, più vicini alla conclusione vincente che i friulani protesi più a non soccombere che a cercare di far male. A nulla servivano le 17 conclusioni verso la porta di cui solo 5 nello specchio.

Vincere sarebbe stato fondamentale per dare una bella aggiustata alla classifica, non perdere tuttavia diveniva fondamentale nell’ottica di una possibile classifica avulsa dato il pari dell’andata. È altresì evidente che l’ennesimo pareggio con annessa delusione, non esalti affatto la storica impresa di Torino, piuttosto é molto probabile faccia tornare tutti con i piedi in terra data una graduatoria che rimane terribilmente corta. Stupisce forse che la condizione psico-fisica non sia parsa all’altezza del momento e questo é un aspetto su cui lavorare con estrema cura, dato che come ribadisce il mister, le maratone (parafrasando la lotta per la salvezza) si vincono molto di testa. Forse dopo la vittoria dell’Allianz qualche sbornia in più non é stata ben smaltita …

AM

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