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Serie A: Milan-Sampdoria 1-1

I rossoneri, sotto di un gol, trovano il pari all'87'. Ma si complica la corsa Champions
Monica Tosolini

Un gol di Hauge all’87’ salva il Milan e permette ai rossoneri di strappare un pareggio alla Samp, clamorosamente in vantaggio dal 57′ grazie a un bel pallonetto di Quagliarella servito da un retropassaggio maldestro di Theo Hernandez. I rossoneri perdono però l’occasione di mettere pressione all’Inter e confermano l’allergia a San Siro, dove non vincono dal 7 febbraio (Milan-Crotone 4-0). Palo nel recupero di Kessie.

LA PARTITA
Ai nastri di partenza di un trittico – Samp, Parma, Genoa – che avrebbe dovuto lanciarlo in discesa verso la conquista di un posto in Champions, il Milan butta via l’ultima occasione per mettere pressione all’Inter e si fa fermare in casa da una buonissima Samp. Il tabù San Siro ha superato invece i livelli di allarme per la banda di Pioli, che non vince in casa dal poker al Crotone del 7 febbraio (e compresa l’Europa League non ha vinto nessuna delle ultime sei partite al Meazza) e sperpera regolarmente tra le mura amiche quanto riesce a costruirsi in trasferta. Nonostante i recuperi ormai definitivi di Bennacer e Ibra, il Milan pre-pasquale è imballato e poco reattivo, in difficoltà nella creazione del gioco e stretto nella morsa del 4-4-2 di Ranieri che di spazi ne lascia davvero pochini. Fatto sta che il primo tempo è più di marca blucerchiata che rossonero, con i doriani che cominciano meglio, producono un paio di occasioni pericolose (bravissimo Donnarumma su Thorsby) e costringono soprattutto il Milan a fare quello che peggio gli riesce, vale a dire difendere bassi senza possibilità di ripartire. Il Diavolo cresce sì alla distanza, prendendo progressivamente campo, ma alla fine i tiri in porta restano zero e le azioni anche solo potenzialmente interessanti solo un paio cui va semmai aggiunto un dubbio intervento di Augello su Ibra in area che l’arbitro Piccinini giudica regolare.

Quando poi nella ripresa ti aspetti che il Milan alzi il ritmo ed entri finalmente in partita, Theo ne combina una delle sue e serve, minuto 12′, un pallone a Quagliarella che l’attaccante napoletano deve solo mettere alle spalle di Donnarumma, fuori dai pali, con un pallonetto delizioso. Sotto di un gol ma subito in superiorità numerica – doppio giallo a Silva al 14 -, il Milan si riversa nell’area di rigore della Samp alla ricerca almeno di un pareggio con Rebic buttato nella mischia per dare assistenza a Ibra. Orgoglio, superiorità numerica e pressione non producono però che un paio di tiri dalla distanza nemmeno troppo pericolosi e un tentativo di Rebic salvato sulla linea da Colley. A tenere a galla il Milan ci pensa così Hauge, che a tre minuti dalla fine si inventa una delle sue giocate – dribbling a rientrare e destro sul secondo palo – e regala a Pioli otto minuti, recupero compreso, di arrembaggio. Il palo ferma Kessie allo scadere e ferma, nello stesso istante, anche la rincorsa rossonera a uno scudetto scappato via da settimane. Più che guardarsi davanti sarà il caso di tenere d’occhio gli specchietti retrovisori per non rischiare di fallire l’obiettivo Champions. Perché chi insegue corre ed è pericoloso e il Milan ha finito con oggi tutti i suoi bonus.

LE PAGELLE
Donnarumma 6,5 – Non si discute perché tecnicamente è ancora mostruoso, vedi sul colpo di testa di Thorsby. Sul gol non ha nessuna responsabilità e può solo raccogliere il pallone in fondo al sacco.

Tomori 6,5 – Sempre solido. Un muro in coppia con Kjaer non sbaglia praticamente nulla. La pressione della Sampdoria c’è ed è costante, ma lui non si scompone mai.

Theo Hernandez 4 – Un errore imperdonabile che condanna il Milan, leggerezza che a certi livelli non si può proprio commettere. Sbaglia la misura di un passaggio semplicissimo e lancia in gol Quagliarella. Zero scusanti.

Bennacer 6 – Sempre una sicurezza in mezzo al campo. Detta il ritmo e lotta, anche se gli manca ancora la condizione migliore. Dura poco meno di un’ora e poi Pioli si affida a Tonali. 

Ibrahimovic 5,5 – Va in scacco matto. Spesso in fuorigioco, fatica e non è neanche aiutato dai copagni. Meglio quando va a prendersi la palla sulla trequarti, ma perde il duello con Colley. Reclama un rigore che poteva anche starci. 

Hauge 6,5 – Un lampo che illumina San Siro. Palla a giro di destro all’angolino, con delicatezza. L’aria di Primavera gli fa bene.

Silva 5 – Si fa espellere due minuti dopo il vantaggio rimediando un secondo giallo stupidamente. Lascia i compagni in 10 per trenta minuti. Eccesso di foga. 

Damsgaard 6,5 – Le doti tecniche non gli mancano e delle volte è un po’ troppo lezioso. Ranieri lo rimprovera, ma sa che ha tra per le mani un gioiello. Sulla sinistra è una spina nel fianco della difesa rossonera.

Quagliarella 6,5 – Theo Hernandez gli regala un uovo di Pasqua, lui lo scarta e dentro ci trova un gol. Pallonetto delicato che punisce un incolpevole Donnarumma. Bravissimo a sfruttare l’unica occasione che gli capita sui piedi.

IL TABELLINO
MILAN-SAMPDORIA 1-1
Milan (4-2-3-1):
 G. Donnarumma 6,5; Saelemaekers 6 (1′ st Kalulu 6), Kjaer 6,5, Tomori 6,5, Hernandez 4; Bennacer 6 (14′ st Tonali 6), Kessie 6,5; Castillejo 5 (28′ st Hauge 6,5), Calhanoglu 5,5, Krunic 5,5 (14′ st Rebic 6); Ibrahimovic 5,5.
A disp.: A. Donnarumma, Tatarusanu, Dalot, Tonali, Rebic, Hauge, Meite, Kalulu, Gabbia. All.: Pioli
Sampdoria (4-4-2): Audero; Bereszynski, Tonelli, Colley, Augello; Candreva, Silva, Thorsby, Damsgaard;  Gabbiadini 6 (17′ st Askildsen), Quagliarella. 
A disp.: Ravaglia, Letica, Verre, Keita, Ramirez, Jankto, Regini, La Gumina, Yoshida, Ferrari, Leris. All.: Ranieri
Arbitro: Piccinini
Marcatori: 12′ st Quagliarella (S), 42′ st Hauge (M) 
Ammoniti: Colley, Thorsby, Candreva (S), Saelemaekers, Bennacer (M)
Espulsi: 14′ st Silva (S), per doppia ammonizione

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