I due match che decideranno le sorti di Genoa e Lecce in chiave salvezza rappresentano i motivi di maggior interesse dell’ultima giornata di serie A. Alla vigilia della trasferta in Liguria, contro la sua ex squadra, Ivan Juric in conferenza stampa assicura che la sua squadra onorerà l’impegno: “Pretendo che i ragazzi facciano una partita seria, interpretata nel modo giusto, sempre con la massima attenzione. Chi ama il calcio, come noi, è giusto che onori questo impegno, ed è questo il modo in cui la stiamo preparando, qualsiasi altro tipo di discorso non può che darmi fastidio, e tanto. Avremo nuovamente Rrahmani, mentre in porta ci sarà ancora Radunovic, che si è meritato la riconferma.
Cosa intendevo quando ho detto che la Società mi aveva chiesto una retrocessione dignitosa? Semplice: la nostra Società è molto attenta ai conti e al bilancio, che devono sempre essere a posto per garantire continuità al Club. Poi è ovvio che mi è stato chiesto di provare a salvare la squadra, rispettando il budget che mi era stato messo a disposizione.
Miglior gara della stagione? Non ce n’è una in particolare, il nostro percorso è stato un crescendo e i ragazzi su molti aspetti mi hanno sorpreso. Di partite importanti ce ne sono state tante, comprese sconfitte con legittime recriminazioni come quella all’andata contro l’Atalanta.
La scelta di restare? E’ stata naturale, voglio essere parte di questo progetto, migliorare su tutti gli aspetti sportivi l’Hellas Verona. Amo l’idea di poter costruire qualcosa di importante nel tempo, qui a Verona.
Prossima stagione? Ci sono degli elementi della squadra attuale ai quali non vogliamo rinunciare e che vogliamo confermare per la prossima stagione. Questa è la prima cosa che vogliamo fare, assieme al Direttore Sportivo D’Amico. Partiamo da una base migliore dello scorso anno, quando comunque l’obiettivo è sempre stato quello di salvarci, base alla quale aggiungere elementi importanti per creare una rosa competitiva.
Sorprese? Silvestri, anche grazie al grande lavoro del preparatore Cataldi. Poi Kumbulla, ovviamente, ma anche Zaccagni è cresciuto tantissimo. Pessina? Per noi è davvero importante, lo vorrei ancora qui, così come Gunter.
Pazzini? Ho sempre fatto le scelte su base tecnica, non umana. Su di lui mi ero sbagliato, lo avevo sottovalutato e mi sono scusato con lui. Bilancio dopo la ripresa estiva? Penso che abbiamo fatto davvero molto bene, perdendo punti nei minuti finali in molte occasioni, ma la prestazione c’è sempre stata. E’ un calcio meno bello senza tifosi, ma è stato giusto ripartire per la salvezza economica di questo settore”.