Il Corriere dello sport riporta i risultati di uno studio del professor Ferretti, responsabile dell’Area Medica della Figc, che ha valutato l’impatto della pandemia sugli atleti. Andando ad analizzare nello specifico la curva degli infortuni dopo il lockdown, è evidente una loro impennata. I giocatori sono finiti di più ko sia in allenamento che in partita nell’arco dei 41 giorni (12 partite) in cui si è chiusa la stagione. Si è passati da 51 a 76 infortuni in allenamento, rispetto alle 12 giornate di inizio 2019/20 e di inizio 2020/21.
Rispetto ai primi 41 giorni dell’inizio 2019/20 gli infortuni sono aumentati del 50%, passando da una media di 4,6% rispetto a 1,41%. Nella stagione in corso gli infortuni sono stati 71, con una media scesa all’1,9%, grazie al maggior numero di allenamenti svolti dagli atleti.
Gli infortuni in partita, la scorsa estate, sono aumentati del 142% rispetto a inizio stagione, passando da 28 a 68, mentre la media è passata da 0,46% a 0,56%, salendo a 6% ad inizio 2020/21 (con 30 infortuni a gara nei primi 41 giorni di campionato).
Nello specifico, ad inizio 2019/20 si sono registrati 51 infortuni in allenamento e 28 in gara. Nel post lockdown 76 in allenamento e 68 in gara. All’inizio di questo torneo 71 in allenamento, 30 in gara.