Mancano solo dieci partite alla fine della Serie A. Dieci partite che decideranno il fantacalcio ma che possono anche essere utili per studiare i talenti del domani. A fine stagione, storicamente, c’è più spazio per giovani e giocatori da lanciare. Ad esempio l’Atalanta nelle scorsi stagioni buttò nella mischia i giovani Barrow e Kulusevski nelle ultime gare. Vediamo ora chi poter osservare a fine campionato, ci sono giocatori da monitorare non solo per chi è nelle ultime posizioni ed è ormai fuori dai giochi, ma anche per chi è un perfezionista del fantacalcio. Alcuni, come Gaich e Quarta, si sono già affermati, altri invece come Kovalenko e Reynolds continueranno ad avere probabilmente poco spazio.
Roberto Piccoli (Attaccante – Spezia) Vent’anni, grande struttura fisica, il percorso nelle giovanili dell’Atalanta che deve essere valutato come un bollino di qualità. Al primo anno lontano da casa si è fatto trovare subito pronto. 15 partite in totale, appena 5 da titolare, quattro i gol messi a segno. Un bottino niente male se si considerano i minuti giocati (470’’) e le gerarchie fissate da mister Italiano. Ma Piccoli ha saputo stupire e per essere visto come un attaccante di scorta, un bomber part time, i numeri sono sicuramente dalla sua parte. Adesso è in rampa di lancio. Il prossimo anno può essere quello del decollo definitivo, vedremo se sarà a Bergamo o con un altro prestito per avere ancora più spazio.
Bryan Reynolds (Difensore – Roma) A gennaio è arrivato con buone referenze. Accompagnato anche da qualche premessa interessante. Ma per ora l’americano si è visto davvero poco. Appena una presenza in campionato. Fonseca ha preferito fare altre scelte, considerandolo un giocatore probabilmente ancora non pronto per un palcoscenico come la Serie A. Ma da oggi a settembre le cose potranno cambiare. Reynolds non è venuto a Roma per stare in panchina. Il tempo gioca senza dubbio a suo favore. E non è la prima volta che un giocatore esplode al secondo anno in Italia: va monitorato in ottica prossima stagione, anche nei pochi minuti che avrà a disposizione.
Nahuel Molina (Difensore – Udinese) Ventidue anni, argentino, di lui si parla poco, ma nelle ultime cinque partite ha giocato sempre titolare. Forse è un indizio in vista della prossima stagione. Può essere lui il nuovo padrone della fascia destra. Con Gotti è cresciuto parecchio. Corsa, duttilità tattica, Molina è un terzino moderno che sa spingere e attaccare. Ha i tempi di inserimento, non a caso ha già confezionato tre assist. In vista del prossimo campionato, può essere un bel difensore da bonus. Da studiare ancora.
Viktor Kovalenko (Centrocampista – Atalanta) Probabilmente da qui a maggio avrà ancora pochissimo spazio, come da gennaio ad ora. Ma attenzione. Non sarà tempo perso stare a Zingonia nel laboratorio di Gasperini. Anzi. Non a caso l’Atalanta lo ha voluto subito a gennaio, anticipando un acquisto che sarebbe arrivato comunque in via definitiva in estate. Il motivo del blitz anticipato è chiaro. Kovalenko sfrutterà questi mesi per imparare la lingua, capire le idee di Gasp e anche le difficoltà del calcio italiano. Obiettivo ridurre i tempi di apprendimento, ambientarsi e farsi conoscere. L’ucraino è un centrocampista forte che a Bergamo può trovare la dimensione giusta per diventare un fattore al fantacalcio. Servirà tempo, ogni minuto in campo è un’occasione buona per osservarlo. Per quest’anno era ancora troppo presto.
Lucas Martinez Quarta (Difensore – Fiorentina) Aveva bisogno di tempo. Di crescere, di conoscere la Serie A, di capire il calcio italiano. Adesso è più maturo, ha acquisito sicurezza e il talento sta venendo fuori partita dopo partita. Ventiquattro anni, argentino, già nel giro della nazionale del Ct Lionel Scaloni, il centrale viola da tempo è considerato una promessa emergente e dal grande futuro. Con Prandelli ha trovato continuità. Adesso toccherà a Iachini lanciarlo definitivamente. La Fiorentina spera di avere in mano il difensore del futuro, magari l’erede di Pezzella. A differenza degli altri, lui si è già affermato e ha giocato molto. Ma può fare ancora uno step e presentarsi alla prossima asta come difensore importante.
Adolfo Gaich (Attaccante – Benevento) I gol prima di tutto. Si è presentato con i fatti. Due squilli che hanno portato punti. L’ultimo, pesantissimo, allo Stadium di Torino contro la Juventus. Un cioccolatino fatto di opportunismo, da attaccante vero, sempre con la lampadina accesa. Argentino di ventidue anni, Gaich può essere una pedina da tenere in grande considerazione in vista delle prossime stagioni di fantacalcio. Un attaccante da dynasty, per chi ha le conferme. Ha la stoffa e le qualità per diventare un giocatore in grado di raggiungere numeri importanti, soprattutto se continuerà su questa strada. Anche lui come Quarta si è già affermato in questo campionato. Ma ha ancora margini di crescita.