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Baroni: “Scontri diretti? Non voglio stare alla finestra a guardare”

L'allenatore del Verona si troverà di fronte la sua ex squadra, il Lecce
Monica Tosolini

Partita dalle forti emozioni quella tra Lecce e Hellas Verona per il tecnico degli gialloblu Marco Baroni che oggi, in conferenza stampa, ha ammesso: “Di Lecce ho solo bei ricordi. Ho avuto la fortuna, insieme a tutte le persone con cui ho lavorato, di scrivere pagine di storia della squadra, sia da calciatore che da allenatore. Ho ricevuto tanto dalla società, dai calciatori e dai tifosi, persone a cui io ho dato tutto me stesso, tutto quello che avevo”. 

È una partita che affronta con un po’ meno pressione rispetto a quella contro il Sassuolo? E come sta Folorunsho? “Folorunsho è rientrato in settimana. Si è allenato, sta bene e sarà disponibile, valuterò se dall’inizio o a gara in corso. La partita sarà difficile, complicata. Il Lecce ha più certezze rispetto a noi. Dovremo essere bravi a restare dentro la partita, questo è l’aspetto che ricordo sempre ai miei giocatori. Non ci possiamo permettere di non centrare la prestazione”.

Quest’anno sono tante le squadre coinvolte nella lotta salvezza… “Questa è la difficoltà del campionato, è fondamentale trovare una costanza di risultati. Il difficile è la gestione delle sconfitte e dei tanti momenti complicati che capitano durante il campionato. A me non piacciono i pronostici, io vivo nell’oggi, tutti noi dobbiamo farlo”.

Il Verona ha dimostrato grande solidità difensiva, la migliore tra le squadre che lottano per la salvezza, ma cosa dovrete fare di più a Lecce? “Sono tante le cose in cui dobbiamo ancora migliorare. Io parto sempre dalla prestazione, sia individuale che di squadra, perché è lì che non possiamo mancare. In Serie A non è facile trovare il gol, è la cosa più complicata. Noi abbiamo giocatori che stanno trovando ora la condizione che non avevano quando sono arrivati a gennaio. Il fattore positivo è la grande partecipazione da parte dei ragazzi: solo così possiamo bruciare i tempi”. 

Tante possibilità di formazione in vista di Lecce… “Ci sono i momenti delle partite. L’ultima mezz’ora è la più importante, e come dico sempre, chi entra, entra nel momento più delicato, dove può sempre cambiare il risultato. Con il Sassuolo chi è entrato ha dato il suo importante contributo. Mitrovic, Dani Silva, sono ragazzi che stanno facendo bene. La partecipazione che vedo durante la settimana la ritrovo in campo. Qualcuno non ha i 90 minuti nelle gambe, altri sono più adatti per subentrare nei diversi momenti della partita”.

È un turno in cui ci sono tanti scontri diretti, a Lecce si può puntare anche non perdere? “Come ho detto prima, noi non possiamo fare partite calcolate. So cosa troveremo a Lecce, loro giocheranno per vincere, e noi dovremo essere a quello stesso livello. Abbiamo degli scontri diretti fuori casa, ma in ogni partita dobbiamo giocare con questa mentalità, non con quella di andare a cercare il pareggio. Dobbiamo andare forte, lavorare compatti, di squadra. Non conosco il calendario delle altre, non voglio stare alla finestra a guardare, voglio vedere cosa succede a noi. Solo qui posso lavorare e intervenire, non sulle altre squadre”. 

Dawidowicz squalificato… “Cabal sta crescendo, sta facendo bene nel ruolo di terzino sinistro. Magnani può rientrare, questo è il campionato in cui sta giocando con più continuità. Con lui sono critico perché conosco le sue qualità e so quanto può dare”.

Può esserci spazio per Dani Silva al posto di Duda? “Duda per noi è un riferimento importante, ma nell’arco del campionato ci sono diversi momenti. Devo essere attento alla gestione delle risorse, sia fisiche che mentali. La squadra ha speso tanto anche dal punto di vista mentale per riuscire a restare in piedi. Dobbiamo essere tutti pronti e uniti, le energie ci serviranno anche domenica”.

Chi sostituirà Pawel avrà il suo stesso spirito in campo? “Pawel è un ragazzo che dà sempre grande disponibilità. Ci tiene, è qui da tanto tempo e si spende molto per la squadra. Ci mancherà domenica, ma chi andrà in campo farà anche meglio di lui”.

I veterani la aiutano nel comunicare con i nuovi? “Sì, da questo punto di vista noi lavoriamo tanto perché abbiamo trovato tanta disponibilità. È fondamentale avere dei giocatori con la mentalità aperta, che vogliono fare bene e che sanno che per loro Verona è un’opportunità importante. I ragazzi nuovi arrivati a gennaio sono felici di essere qui, ci hanno dato grande disponibilità e noi cerchiamo di lavorarci al massimo. Non sono abituati a tanti aspetti del nostro calcio, ma quello che gli altri fanno in mesi noi dobbiamo farlo in poco tempo. Loro lo hanno capito e stiamo cercando di bruciare i tempi”. 

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