Fabio Liverani ha parlato del confronto con l’Udinese nella conferenza stampa appena conclusa. Come per l’Udinese, anche per i campani, chiaramente, l’imperativo sono i tre punti. Il tecnico, ripreso da SalernoSport24, sottolinea che “La nostra situazione ci obbliga a giocare per la vittoria, il ritardo dalla zona salvezza è importante. Questo non vuol dire scendere in campo in modo scriteriato. L’Udinese ha caratteristiche ben definite, un avversario molto fisico. Dovremo stare sempre dentro alla partita, provando a sfruttare le occasioni concedendo il meno possibile”
Sul ventilato cambio tattico che vedrebbe la Salernitana a Udine con la difesa a quattro, spiega che “È vero che ho sempre preferito giocare con la difesa a quattro, ma la Salernitana ha sempre giocato a tre negli ultimi due anni. C’è soprattutto una difficoltà numerica, non c’è nessun recupero. Nemmeno Fazio. Non siamo messi bene, anzi perdiamo anche Boateng e questo è il cruccio che avrò fino a domani. L’idea di giocare con la linea a quattro mi accompagna dal primo giorno, devo capire se e come farla”
La sua panchina è già in bilico ma, dice il tecnico, “Quando ho accettato, sapevo perfettamente quali difficoltà avrei trovato. Ci stanno le parole della società, la delusione è totale e non l’ho presa sul personale. Lo ha ribadito il direttore generale. Non avevo dubbi sulla loro fiducia, ci parlo quotidianamente. Tutti dobbiamo fare di più, però la vivo con serenità”
Cosa salvezza: possibile anche lo spareggio. Liverani dice che “Il regolamento ci dà questa possibilità dello spareggio. L’obiettivo principale deve essere quello della salvezza diretta, ovviamente. Tuttavia ci aggrappiamo a tutto ciò che può aiutarci a restare in questa categoria”
Sul tandem offensivo Dia-Weissman spiega che “Dia e Weissman hanno caratteristiche diverse. Dia è un calciatore che può agire da seconda punta o a ridosso per legare il gioco. Weissman è più mobile e va servito in un certo modo. Non ho molta fisicità nel reparto offensivo, fatta eccezione per Simy e Ikwuemesi”
Salernitana: il problema principale sono i troppi gol presi. Lo dice la storia di questa stagione: “Le osservazioni sono tante e vanno fatte nel lungo periodo. Un problema c’è. Strutturale, di mentalità. Da tanto tempo noi della Salernitana prendiamo troppi gol. Sono passati tantissimi allenatori, tantissimi giocatori e la cosa non si è risolta. Si può provare a lavorare e a dare una organizzazione globale. Se riesci ad avere continuità puoi crescere, se invece non hai quasi mai un reparto che lavora assieme diventa dura. L’emergenza amplifica le difficoltà. Giocare insieme consente di approfondire la conoscenza”
Candreva, elemento cardine. Sul suo impiego, spiega che “Non posso sfruttare Candreva sulla quantità. È un giocatore offensivo. Sta a me sfruttarne al massimo le sue caratteristiche. Può agire fantasista, sottopunta accanto a un altro trequartista”
E ancora sulla gara di domani precisa”Abbiamo perso un po’ di distanze durante la gara precedente, col centrocampo a due facciamo fatica. Maggiore, per esperienza e caratteristiche, può dare un contributo come regista. L’Udinese ha un’identità precisa basata sulla fisicità, tocca a noi far arrivare pochi palloni in avanti. Pereyra, da quinto, è un giocatore diverso da Ehizibue. Lucca è il centravanti di riferimento, Thauvin invece si allarga tanto e ha rapidità”
Sulle defezioni, spiega che “Fazio ha un po’ di costipazione. È stato male con lo stomaco in questi giorni e ha dovuto saltare 2-3 allenamenti. La settimana scorsa avevo pensato di convocarlo, però non era in grado di dare un contributo. Non ha un problema muscolare. Ho tre centrali disponibili”