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Loperfido: “Punire intera tifoseria udinese con chiusura stadio un’ingiustizia sportiva”

L'opinione dell'onorevole abbonato da 20 anni allo stadio 'Friuli'
Monica Tosolini

“Il provvedimento di disputare una gara a porte chiuse per l’Udinese dopo il caso Maignan – persona prima che grande campione a cui va la massima solidarietà – appare un’ingiustizia sportiva. Va a colpire un’intera tifoseria e una Società modello di sani valori in Italia, nonostante la stessa si sia immediatamente attivata per aiutare all’individuazione dei pochi isolati, ingiustificabili e vergognosi autori degli atti di razzismo”.
Lo afferma in una nota l’onorevole di Fratelli d’Italia Emanuele Loperfido, che lo stadio Friuli lo conosce bene essendo abbonato da oltre 20 anni. “La totale collaborazione messa subito in campo dall’Udinese, che ha deciso giustamente di vietare a vita lo stadio al primo colpevole individuato (provvedimento che va oltre il normale Daspo), e la netta presa di distanze di Curva Nord e gruppi avrebbero meritato un riconoscimento maggiore così come lo storico di un seguito bianconero, in casa come in trasferta, sempre corretto”, evidenzia il deputato. “Vedendo anche l’entità di altre decisioni attuali e precedenti – prosegue Loperfido – emerge una notevole disparità di trattamento, che rischia di creare precedenti e portare a ulteriore allontanamento da quello una volta era il campionato più bello del mondo, con stadi pieni, la cui versione attuale ieri ha ricevuto un ulteriore schiaffo morale con i fischi al compianto Gigi Riva da parte degli ignari sauditi”.

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