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Lecco, Di Nunno shock sul rischio combine: “Spero intercettino i miei”

Il presidente del club lombardo: "Siamo condannati a retrocedere, temo movimenti strani dei miei tesserati"
Redazione

Dichiarazioni destinate a sollevare un polverone quelle del presidente del Lecco, Paolo Leonardo Di Nunno. All’indomani della sconfitta casalinga col Palermo, che ha confermato i lombardi all’ultimo posto in classifica in Serie B, il numero uno del club ha parlato dei suoi timori riguardanti le prossime partite: “Del risultato mi interessa poco perché ormai siamo condannati a retrocedere – le sue parole a ilovepalermocalcio.com -. Piuttosto mi preoccupa altro: ancora oggi nel calcio si vendono e si truccano le partite, ho paura di movimenti strani da parte dei nostri tesserati. Spero che mettano il telefono sotto controllo a tutti”.

Quella del Lecco è stata una stagione a dir poco complicata, con appena 5 vittorie in campionato e tre tecnici diversi in panchina (Foschi, Bonazzoli e Aglietti). A nove giornate dalla fine e con 6 punti di distanza dalla Feralpi Salò penultima la squadra sembra condannata a un immediato ritorno in C e nelle ultime giornate anche il rapporto con i tifosi si è fatto particolarmente teso.

Proprio nel corso del match col Palermo il presidente Di Nunno è stato ferocemente contestato e al termine della partita ha voluto rispondere a modo suo, rivolgendosi ai tifosi più caldi tramite gli altoparlanti dello stadio: “Se buttate ancora una bomba in campo lascio Lecco – le sue parole -. Vi ho preso in tribunale che eravate falliti, senza di me tornate in Terza Categoria”.

Di Nunno è alla guida del Lecco dal giugno 2017, dopo essersi aggiudicato la società all’asta in seguito al fallimento sancito dai tribunali nel dicembre dell’anno precedente.

(Sportmediaset.it)

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