L’attesa è terminata, la stagione ufficiale abbia inizio. Sarà la sfida con il Chions, valida per il primo turno della coppa Italia, il primo impegno del Cjarlins Muzane che, causa l’indisponibilità dello stadio “Della Ricca”, sarà impegnato domani, alle ore 16, sul terreno di gioco dei pordenonesi in quello che sarà il primo derby regionale. A presentare la sfida, nella conferenza stampa di vigilia, mister Carmine Parlato. «Non vedevamo l’ora, l’attesa è stata lunga non solo per i giocatori, ma anche per il sottoscritto. Fa sempre effetto ripartire, anche se noi dobbiamo restare lucidi nel leggere la partita. L’esperienza mi insegna che il fatto di aiutare i ragazzi durante il percorso della gara è il mio obiettivo, anche se io mi sento parte della squadra anche in campo: gioco sempre con loro, in tutti i ruoli, con tutti gli undici. Mi calo nella parte e lavoro a 360 gradi per cercare di essere lucido».
Sarà gara vera, in casa di un Chions che vorrà subito dimostrare di poter stare in categoria. «Di facile non c’è nulla, solo il sito che ogni tanto vediamo pubblicizzato, il resto è tutto da guadagnare. Giochiamo contro una buona squadra che ha già superato il primo ostacolo ed è dotata di bravi giocatori, ma il nostro obiettivo è passare il turno. I ragazzi si sono allenati bene, sono tutti a disposizione, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Dobbiamo verificare la nostra condizione fisica, non avendo disputato partite ufficiali non abbiamo contezza circa la nostra tenuta. Nelle amichevoli abbiamo cercato di portare tutti a minutaggio, per cui crediamo di essere pronti».
Da domenica prossima sarà poi tempo di campionato, con il Cjarlins Muzane che in settimana ha conosciuto il lotto delle avversarie data la composizione del girone. «Un passo alla volta, per cui intanto penso alla coppa Italia e al Cjarlins Muzane: questo è il mio unico pensiero. Cerchiamo di fare meno errori possibili e portiamo a casa questa qualificazione. Io sono pronto, devo esserlo, guai se così non fosse. Tutti possiamo sbagliare, siamo umani, ma cercheremo di non commettere errori».