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Veramente poco da salvare. E la Nord contesta

I tifosi abbandonano prematuramente gli spalti in segno di protesta
Redazione

Che la stagione fosse un calvario lo si era capito ben presto; che non si riuscisse a comprendere tuttavia l’importanza e il senso di certi appuntamenti, a tutti gli effetti fondamentali, era situazione del tutto inattesa. Ciccare appuntamenti casalinghi come quelli col Cagliari, con la Salernitana (praticamente retrocessa), e ieri con il Torino senza alibi alcuno, é segno di mancanza di intendimenti.

Per fortuna che vittorie insperate come Milan, Juve e Lazio hanno irrorato una classifica, ancor oggi grave ma non irreparabile, difficilmente rimpinguabile, salvo riuscire a trovare un’unione di intenti che con i granata é venuta clamorosamente a mancare.

Se poi CIOFFI ci mette del suo con formazioni sbagliate oltre a cambi dove il rimedio appare peggiore del male, allora siamo veramente alla “frutta”. Passi la sostituzione di PAYERO (dopo mezz’ora) peraltro preferito in avvio a SAMARDZIC, ma sostituire ulteriormente il sostituto (EHIZIBUE per la cronaca) dopo ulteriori 30’, equivale alla soluzione empirica del “proviamo a coglierci”.

Ieri il tecnico bianconero, a nostro avviso, ha offerto il peggio di se, attraverso cambi sconclusionati, ignorando giocatori dal potenziale elevato, senza chiedere ritmo ed intensità in una gara dal peso specifico enorme. Si gioca stile anni ‘80 ahinoi, non corriamo senza palla, la manovra é sin troppo lenta mancando di imprevedibilità, il possesso palla il peggiore in A. I due metri abbondanti di LUCCA non vengono sfruttati da giocate idonee al lungagnone di Moncalieri. BRENNER doveva essere il salvatore della patria.. Si punta unicamente a difese arcigne per poi ripartire, spesso, senza sfruttare le qualità di alcuni elementi dotati di piedi molto educati.

In gara la mancanza di PEREZ si é avvertita in maniera determinante anche se BJOL, il sostituto, non ha demeritato ma é evidente avverta necessità di minutaggio a seguito del lungo infortunio patito. 

Il bel gol di Zapata dopo 10 minuti e quello di Vlasic ad inizio ripresa, indicano una volta di più di come l’approccio sia risultato inadeguato. Nel Torino tutti sembravano saper come muoversi, si é vista voglia di fare la partita, nell’Udinese no! E questo fa riflettere..

Urge cambiare più di qualcosa, la visione, l’atteggiamento, il coraggio, l’azione. Se sia CIOFFI il timoniere giusto per portare in porto la nave non lo sappiamo, certo ora il fiorentino dovrà remare anche contro una tifoseria che sembra aver perso fiducia nel proprio condottiero, e di questo la società dovrà tenerne debitamente conto dati anche i 15 gg che separano dalla prossima sfida, contro il Sassuolo, la cui posta può valere realmente un campionato.

AM

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