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L’Udinese si ‘accende’ solo a tratti

I numeri confermano uno dei problemi degli uomini di Sottil: a tratti manca la concentrazione,
Monica Tosolini

Difficile dare spiegazioni a questa strana stagione dell’Udinese. Non possono bastare gli infortuni, pur pesanti, a spiegare il deludente rendimento della squadra che pure era partita a razzo. Ormai da settimane si cercano i ‘perché’ nella convinzione che questo gruppo poteva e doveva comunque dare di più.

Per trovare una risposta, ad una giornata dal termine del campionato, ci affidiamo ai numeri della stagione, ormai assolutamente esaurienti. Così notiamo che l’Udinese sembra avere un brutto ‘vizio’, quello di staccare la spina per mezz’ora, tra il 30′ del primo tempo e il 15′ della ripresa. Sì, perché è in quell’arco di tempo che la squadra segna meno e subisce più reti.

I numeri dicono infatti che gli uomini di Sottil hanno realizzato solamente 10 reti in periodo della gara mentre, sempre tra il 30′ e il 60′, ne hanno subiti 20. Eppure la squadra parte forte, con un bottino di 18 reti nei primi 30 minuti; e chiude senza affanni, con 19 reti dal 60′ a fine match.

Fa specie, però, un dato: nei primi 15 minuti di ogni tempo l’Udinese ha subito 11 gol, il massimo per quarto d’ora. Come dire che la squadra non entra in campo con la concentrazione giusta. Mancano la carica pre match e quella dell’intervallo? La domanda è d’obbligo. Non si può certo parlare di squadra formato ‘diesel’, visto che pronti-via ha messo ha segno otto gol nei primi quindici minuti. Evidentemente, però, la concentrazione non è quella giusta se i gol presi sono addirittura superiori, 11. Il problema è risultato evidente soprattutto nel 2023 e deve dare spunti di riflessioni in vista di un futuro che mister Sottil si appresta a scrivere.

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