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Volata salvezza: sette squadre in cinque punti, Sassuolo e Frosinone in caduta libera

Alla Salernitana serve un (altro) miracolo. Dai 25 punti del Lecce ai 20 del Sassuolo c'è un terzo del campionato immischiato per evitare la retrocessione. Segnali di ripresa da Verona e Cagliari, ma nel 28° turno ci sono tre scontri diretti
Redazione

Sportmediaset ha fatto il punto sulla volata salvezza. A 11 gare dal termine della stagione, questa è la situazione:

Marzo e aprile, come ogni anno, sono i mesi fondamentali in cui ci si gioca una stagione. Vale per lo scudetto e le coppe, come ripete spesso Simone Inzaghi dalla vetta della classifica, ma forse ancora di più per tutte quelle squadre che di punti ne raccolgono pochi e uno in più o uno in meno alla fine fa tutta la differenza del mondo, tra Serie A e Serie B per l’esattezza. La volata salvezza in questo campionato è più affollata che mai con almeno otto squadre coinvolte di cui sette racchiuse nel giro di cinque punti. Il 28° turno di Serie A è un crocevia importante con tre scontri diretti: Cagliari-SalernitanaSassuolo-Frosinone e Lecce-Verona.

Dai 25 punti di Lecce ed Empoli frutto di un andamento opposto con i salentini in decisa frenata e i toscani in netta ripresa dopo la cura Nicola, pur con la sconfitta contro il Cagliari dell’ultimo turno, ai 20 del Sassuolo c’è un campionato nel campionato da disputare. Tra cambi di allenatore, dimissioni respinte e progetti portati avanti con determinazione, le sette squadre coinvolte stanno vivendo un momento particolare.

ZONA SALVEZZA: LA SITUAZIONE DI CLASSIFICA

Questa la classifica nelle ultime otto posizioni dopo 27 giornate disputate in Serie A.

PosizioneSquadra PuntiPunti nelle ultime 5 gare
13Lecce254
14Empoli258
15Udinese246
16Frosinone241
17Verona235
18Cagliari235
19Sassuolo201
20Salernitana142

CHI STA MEGLIO?

In una situazione in graduatoria comunque complicata che non permette alcun tipo di rilassamento, sono tre le formazioni che stanno vivendo un momento migliore rispetto alle dirette concorrenti.

La sconfitta interna contro il Cagliari ha interrotto la striscia positiva dell’Empoliche però ha permesso a Davide Nicola di uscire dalla zona retrocessione con sei risultati utili consecutivi e ottimi segnali sia dal punto di vista offensivo che da quello difensivo. Casualità o retta via starà al tempo decretarlo.

L’Udinese non vince, ma non perde e in una situazione di classifica dove ogni singolo punto conta, questo alla lunga può fare la differenza. Sono quindici i pareggi in campionato per una squadra che ha perso lo stesso numero di partite di Atalanta e Fiorentina, meno della Lazio, ma vincendo solamente tre volte.

Infine il Cagliari è messa leggermente meglio delle altre in questo momento pur con il terzultimo posto in saccoccia. Il motivo è Claudio Ranieri, dimissionario respinto dai giocatori e per questo motivo legittimato ancora di più a lavorare in un ambiente che darà tutto per salvarsi come dimostrato anche dal successo di Empoli. Contro la Salernitana arriva subito un’occasione ghiotta per eliminare dalla corsa una concorrente.

CHI STA NEL MEZZO?

La classifica piange, ma l’alternanza tra momenti positivi e deludenti è continua. Lecce Verona stanno esattamente nel mezzo perché i segnali incoraggianti spesso non mancano, ma la caduta è dietro l’angolo e il baratro non è lontano. I salentini come nella passata stagione stanno difendendo l’ottimo bottino del girone d’andata mentre l’Hellas di Baroni, grazie al lavoro del tecnico sta cercando di uscire indenne da una rivoluzione invernale che avrebbe messo al tappeto quasi tutti.

Il match dell’ora di pranzo della 28a giornata di Serie A è proprio Lecce-Verona: al fischio finale chi riuscirà a prendere il digestivo potrà salire tra le squadre messe meglio al contrario della rivale sconfitta.

CHI STA PEGGIO?

Il giovane Frosinone che tanto ha impressionato nel girone d’andata sta crollando e il percorso simile al Verona che fu di Malesani non lascia tranquilli. Il talento c’è, l’esperienza un po’ meno e i tantissimi gol subiti fanno la differenza in negativo. La sfida in casa del Sassuolo è qualcosa di più di un semplice scontro diretto, ma per invertire la tendenza serve uno sforzo da parte di tutti.

Chi è messo peggio di tutti è sicuramente il Sassuolo, se non altro perché è la società meno abituata a questo tipo di battaglia in questo periodo dell’anno, avendo lottato per la salvezza in pieno solamente al primo anno nel massimo campionato ormai tanti anni fa.

Il cambio di allenatore può essere una certezza a cui aggrapparsi con l’esperienza di Ballardini in questo contesto, ma l’infortunio di Berardi è stata una tegola importante da portarsi dietro fino a fine stagione. Contro il Frosinone servono i tre punti per vedere la luce in fondo al tunnel.

POI C’E’ LA SALERNITANA

E la Salernitana? Il miracolo-bis del Sabatini ds al momento non sta riuscendo, il caso Dia è deflagrato nel match contro l’Udinese e i nove punti di distacco dalla salvezza sono un divario abbastanza importante per i granata. Mai dire mai, visto anche il precedente, ma la sensazione è che contro il Cagliari sia l’ultima vera chiamata per i ragazzi di Liverani.

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