Per raggiungere la salvezza, l’Udinese ha scelto Fabio Cannavaro, campione del mondo 2006 da calciatore, esperienze prevalentemente all’estero come allenatore. Tuttosport ricorda che in A ha allenato “finora, con modesti risultati, solamente il Benevento per 4 mesi nella scorsa stagione. Un’esperienza da dimenticare e che ha visto l’ex capitano della Nazionale tra i protagonisti in negativo di un’annata terminata con la retrocessione della squadra giallorossa in C. Cannavaro è pronto ora a mettersi in gioco nella massima serie per gli ultimi 470 minuti dell’annata friulana. Non c’è più tempo da perdere per evitare di sprofondare in Serie B dopo 29 anni consecutivi in A. A partire dal recupero degli ultimi 20 minuti della sfida contro la Roma”.
A livello di tattica, “L’ex difensore di Juve e Real Madrid apprezza il 3-4-2-1 e studierà la fattibilità di una ristrutturazione tecnico-tattica dell’Udinese, anche se la sensazione è che non si andrà incontro a grossi stravolgimenti per i 20 minuti con i giallorossi. Nella gara di dopodomani si dovrebbe però ripartire dal 3-5-2 con magari alcuni interpreti spostati di posizione. Ad esempio capitan Pereyra potrebbe tornare a giostrare in mezzo al campo invece che da seconda punta a supporto di Lucca come l’ha schierato Cioffi nelle ultime settimane. Cannavaro lavorerà soprattutto sulla testa dei giocatori, cercando di ricaricare il gruppo e provando a riaccendere l’entusiasmo di una tifoseria apparsa sfiduciata e un po’ depressa negli ultimi tempi. Un’iniezione d’entusiasmo per tentare di ripartire di slancio e acciuffare così l’obiettivo salvezza. Il tecnico napoletano ci crede e vuol lasciare il segno. Per questo ha accettato di scommettere su se stesso, firmando un contratto fino al 30 giugno con opzione per la stagione successiva. Dalla permanenza in Serie A dell’Udinese passerà anche il suo futuro. Un impatto brillante e vincente alla guida della formazione bianconera gli varrebbe la riconferma”.