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Messaggero Veneto, Zenoni: “Che strano, pensavo che Sottil avrebbe iniziato con la ‘sua’ linea a 4”

L'ex terzino bianconero Damiano Zenoni, che è stato anche allenatore nella Feralpi Salò, ha analizzato con il Messaggero Veneto alcuni temi emersi nel confronto di Coppa Italia.
Monica Tosolini

L’ex terzino bianconero Damiano Zenoni, che è stato anche allenatore nella Feralpi Salò, ha analizzato con il Messaggero Veneto alcuni temi emersi nel confronto di Coppa Italia. In particolare quello dei ‘buchi’ in difesa. Ma anche quello dell’enorme fiducia che c’è negli uomini di qualità, come Pereyra e Deulofeu, che possono risolvere in qualsiasi momento le partite. I cinque tiri in porta concessi però ad una squadra di serie C sono un campanello d’allarme che indica che bisogna subito alzare il livello e la cattiveria agonistica. Ciò che ha sorpreso Zenoni, però, è stata la scelta di Sottil di abbracciare anche lui il 3-5-2, modulo imprescindibile a Udine, ma non familiare al mister piemontese. Zenoni ricorda l’Ascoli delle meraviglie di Sottil, schierato con il 4-3-1-2: pensava che l’Udinese potesse cominciare con un modulo nuovo, e caso mai ripiegare sul 3-5-2 solo in caso di difficoltà. Poi c’è da dire che Soppy e Ebosse non sono Molina e Udogie. Ci sono però elementi su cui si può contare molto come Success, Deulofeu, Pereyra e Beto.

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