Il Messaggero Veneto commenta così il ko di Bergamo: “L’altra volta la Lazio, questa l’Atalanta. L’Udinese ha regalato un altro primo tempo a un’avversaria che si giocherà fino all’ultima giornata l’accesso alla Champions. E ha perso di nuovo per un gol di scarto, con la squadra di Gasperini arroccata in difesa come quella di Simone Inzaghi negli ultimi dieci minuti di partita, manco fosse la Dea che ha battuto il Liverpool e l’Ajax in Europa, mica il Borgorosso e la Longobarda. L’altra volta prima della sosta era stato Makengo l’emblema del primo tempo gettato alle ortiche, quando le ripartenze si inceppavano già a centrocampo, ieri a Bergamo è stato Braaf l’uomo in meno, con la sua incapacità di fare un movimento giusto, tanto che c’è da chiedersi cosa gli abbiano insegnato nelle giovanili di Psv e City, prima di arrivare all’Udinese.Con queste osservazioni si rischia di sparare solo sulla Croce Rossa, di ridurre la risposta contraddittoria dei bianconeri nel primo tempo a un solo giocatore, di passare per quelli che non hanno pazienza con i giovani e se togli quella, la pazienza, rischi di tarpare le ali al talento, tanto che il Friuli è sempre stato apprezzato per aver saputo aspettare la crescita di tanti giovanotti “importati” da Gino Pozzo nel corso degli anni. Giusto. Giusto rivedere Makengo, giusto non bocciare un 18enne come Braaf, ma come il francese contro la Lazio non era piaciuto per la poca intraprendenza e personalità (elementi fondamentali per un centrocampista), ieri l’olandesino ha lasciato desiderare per l’atteggiamento. Non è una punta, ma non insegue l’avversario, anzi con quei calzettoni calati verso le caviglie alla Garrincha spesso ha lasciato che i compiti di copertura ricadessero sulle spalle di Okaka, naufragato anche lui tra le onde neroblu.Effetti collaterali. Ieri alle prese con un centrocampo a dir poco aggressivo, con un Remo Freuler letteralmente attaccatto ai garretti, De Paul ha mandato in scena forse la peggior partita della stagione, considerando che nell’arco di tutti i 90 minuti ha quasi sempre perso il pallone in modo banale, anche perché se lo ritrovi tra i piedi e vedi che i due là davanti si muovono male, allora sono dolori.Dire perché Luca Gotti abbia scelto stavolta Braaf in attacco in coppia di Okaka, invece di Forestieri e Llorente (come sembrava dalle manovre che si erano svolte nelle due settimane di avvicinamento al Bruseschi) è difficile”.
E queste le pagelle dei bianconeri:
IL MIGLIORE 7 MOLINA – Parte con qualche incertezza negli appoggi che innescano un paio di ripartenze atalantine, con il passare dei minuti cresce meritandosi con tante iniziative il ruolo di migliore tra i bianconeri. Suo l’assist per Pereyra dopo aver lasciato sul posto il diretto avversario, concede il bis nella ripresa fintando il cross e servendo poi un pallone d’oro con il sinistro all’accorrente Larsen. Ennesimo colpo di mercato a parametro zero di Gino Pozzo.
MUSSO 5,5 – Ha sulla coscienza il primo gol con il pallone che gli passa in mezzo alle gambe. Grande parata su Malinovskyi.
BECAO 5 – Muriel parte largo a sinistra e gli fa venire il mal di testa.
BONIFAZI 5 – Fuori posizione sulla seconda rete di Muriel, un suo liscio regala un’occasione finale a Ilicic.
NUYTINCK 5,5 – Rischia il rigore su Zapata. Giornata in sofferenza anche per lui.
DE PAUL 5 – La peggior partita della stagione. Mai una giocata degna della sua qualità.
WALACE 5 – Lento, impacciato. Malinovskyi e Pessina lo fanno diventare matto.
PEREYRA 6,5 – Parte male all’inizio, poi segna e nella ripresa è tra i più intraprendenti.
ZEEGELAAR 6 – Partita senza infamia e senza lode.
OKAKA 5 – Un grande stop, poi la conclusione inguardabile. La sua gara, purtroppo, è tutta qui.
BRAAF 5 – I professori che reclamavano il suo impiego sono stati accontentati: il ragazzo sbaglia quasi tutti i movimenti e dimostra di non essere pronto.
LARSEN 6,5 – Non solo per il gol, ma anche per l’approccio che ha al suo ingresso in campo.
LLORENTE 5 – Non porta il contributo che serviva. Non tiene una palla che sia una.
SAMIR 5,5 – Entra a metà del secondo tempo e palesa qualche incertezza. Normale dopo il lungo stop.
FORESTIERI 6,5 – Porta qualità e vivacità. Innesca Molina nell’azione del 3-2. Prima o poi meriterà una occasione da titolare.
ARSLAN SV – Ha più qualità rispetto a Walace, con lui il pallone esce più velocemente.