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Messaggero Veneto: Udinese, tanti errori e una follia

Diversi gli interrogativi e le perplessità al termine di Udinese-Salernitana 0-0.
Monica Tosolini

Diversi gli interrogativi e le perplessità al termine di Udinese-Salernitana 0-0. Il Messaggero Veneto ne sottolinea alcuni: “Quanto vale l’Udinese senza l’inutile follia di Nehuen Perez? Il campo dice 1, un punto, quello raccolto contro la Salernitana, dopo l’intero secondo tempo giocato in inferiorità numerica, ma al di là dell’episodio che ha condizionato, gioco forza, lo sviluppo tattico dell’intera partita, la “macchina” bianconera è sembrata ingolfata dagli errori, dalle imprecisioni, dalle incertezze, non proprio il massimo della vita per una squadra che, in definitiva, non ha cambiato canovaccio tattico e che, invece, parte ripartita da zero in termini di sicurezza nello sviluppo della manovra.Nella ripresa, aggrappandosi al 4-3-2 d’emergenza disegnato da Sottil, le cose sono andare paradossalmente meglio per l’Udinese che ha rischiato solo un paio di volte su una conclusione dalla distanza di Candreva e su una girata di testa di Bonazzoli che hanno evidenziato le qualità di Silvestri, il portiere bianconero che è sembrato lì il migliore in campo”. Il quotidiano sottolinea l’atteggiamento sbagliato di Perez: “Sembra quasi che il ragazzo, evidentemente dotato dell’autostima del campione – a volte è un pregio – ci faccia quasi un favore a farsi vedere con la maglia dell’Udinese addosso. Forse bisognerà chiarirgli bene le idee: il ct Scaloni l’ha convocato nella nazionale argentina, il tecnico Simeone l’ha valutato a lungo per il suo Atletico Madrid, ma adesso non vale un posto al sole sui due prestigiosi palcoscenici”.

Sulla prestazione dei bianconeri ieri hanno pesato anche “gli erroracci di Walace, la sufficienza nelle sponde di Success (un autentico fantasma), la troppa carica agonistica di Makengo, forse graziato da Aureliano su Bonazzoli e per questo sostituito da Sottil con Lovric per la ripresa. Insomma, più di un punto ieri l’Udinese non lo avrebbe meritato”.

Le pagelle dei bianconeri:

SILVESTRI 7 – Paratona dopo neanche dieci minuti di gioco: il riflesso che esibisce sulla girata da pochi passp di Bonazzoli è davvero notevole, poi mette in corner una conclusione ravvicinata di Fazio al quale poi respinge un destro dalla lunga distanza. Nella ripresa vola sul destro di Candreva e sull’incornata di Bonazzoli..

BECAO 6,5 – Non va mai in sofferenza nè quando l’Udinese gioca a tre, nè quando nella ripresa con un uomo in meno Sottil lo manda a fare il terzino destro. Dove lo metti lui risponde a dovere.

BIJOL 6 – La sua partita dura 23′. In un contrasto aereo prende un colpo sulla nuca e deve alzare bandiera bianca perché avverte dei giramenti di testa. Fino a quel momento non aveva demeritato con un paio di buone chiusure.

MASINA 6,5 – Qualche indecisione nel trio di difesa, decisamente più convincente come centrale di sinistra nella difesa a quattro. Si esibisce anche in un paio di uscite palla al piede di grande effetto. Cancella la brutta prova di San Siro.

PEREZ 4 – Impiegato fuori ruolo, e questa non è una colpa da attribuire a lui, risulta spaesato sia quando si tratta di proporsi (quasi mai visto che l’Udinese spinge sempre dalla parte opposta). Poi come se non bastasse commette fallo da rosso su Mazzocchi colpendolo da dietro invece che trattenerlo per la maglia. La valutazione di dieci milioni all’interno dell’affare Molina è un’esagerazione. Domanda: non era il caso di metterli per Pablo Marì?

PEREYRA 6,5 – Le azioni più pericolose dell’Udinese portano tutte la sua firma: suo il cross del rigore prima assegnato e poi tolto, suoi l’assist non sfruttato da Deulofeu e il cross dopo un numero d’alta scuola sul quali nessun compagno arriva all’appuntamento. Nel secondo tempo cala un po’ anche perché in dieci aumentano i compiti difensivi.

WALACE 5 – Il problema è sempre quello: i troppi palloni persi, ma anche i tanti appoggi sbagliati, a meno che non siano quelli più semplici. Nella ripresa calcia alle stelle da posizione favorevole.

MAKENGO 5,5 – Non riesce a entrare nel ritmo della partita e non prende alcuna iniziativa limitandosi a svolgere il compitino. In certe gare può bastare, in quella di ieri specialmente quando l’avversario nella seconda parte del primo tempo si chiude a riccio. Nell’intervallo viene sostituito.

UDOGIE 7 – Il suo dirimpettaio è Candreva, non uno qualunque. Lo tiene a bada e lo costringe quasi solo sulla difensiva nei primi 45′ nei quali va una volta al tiro e due volte al cross dalla linea di fondo. Bene dietro nella linea a 4. Fisicamente straripante.

SUCCESS 4,5 – Indisponente è l’aggettivo più indicato per descrivere la sua partita. Per due volte quando riceve palla in area non conclude, poi sbaglia tutti gli uno-due con Deulofeu e cosa più grave di tutte, vista la sua fisicità, perde qualsiasi duello con Fazio. Un solo spunto nella ripresa non sfruttato da Walace.

DEULOFEU 5,5 – Tanti palloni giocati, ma non ce n’è uno nel quale trovi lo spunto vincente. Fallisce la più comoda palla gol nel primo tempo quando, sull’assist di Pereyra, non riesce ad angolare abbastanza la conclusione davanti a Sepe, poi è sfortunato nella tentativo deviatogli da un difensore sul palo. Nella ripresa quando la squadra deve tenere il baricentro basso fatica.

NUYTINCK 6,5 – Subentra a Bijol e porta il suo contributo di esperienza e senso della posizione. Un paio di buone chiusure sull’esterno dimostrano che sa leggere bene l’azione. Bonazzoli gli sfugge solo una volta.

LOVRIC 6,5 – Subentra al posto dell’ammonito Makengo all’inizio del secondo tempo e soprattutto nella prima mezz’ora gioca una partita di qualità e quantità. Prima o poi bisognerà trovargli un posto: meglio da mezzala che da mediano davanti alla difesa.

BETO 6 – Appena entrato piazza l’affondo con il quale si guadagna un corner infiammando il Friuli. Nel finale ha sul destro una buona palla da calciare in curva ma la spedisce in curva. Pian piano ritroverà la condizione.

ARSLAN SV – Deulodeu non ne ha più e Sottil lo inserisce in mediana avanzando la posizione di Pereyra. Si guadagna un paio di punizioni, ma non calcia con precisione due corner.

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