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Messaggero Veneto: sull’orlo del precipizio

L'Udinese non batte la Cenerentola Salernitana: fischi ai Rizzi, Pozzo riflette su Cioffi
Monica Tosolini

Ancora un pareggio, ancora una espulsione, ancora una brutta Udinese. E ora Cioffi rischia. Il Messaggero Veneto scrive: “Un altro rosso al bancone del “Bar della salvezza”. Dopo gran parte della ripresa a Marassi con il Genoa giocata in dieci, l’Udinese con l’espulsione di Ebosele al minuto numero 64 concede la sciagurata replica contro la Salernitana, in una partita stavolta da vincere a tutti i costi e terminata con l’ennesimo pareggio stagionale – il quindicesimo – che la mette davvero sul ciglio un tornante con sotto un precipizio, il precipizio della retrocessione, visto che oggi il calendario proporrà altri tre scontri diretti nella zona bollente: Verona-Sassuolo, Empoli-Cagliari e Frosinone-Lecce.
Tutte riflessioni che farà anche la società valutando il momento dei bianconeri che ultimamente hanno sì raccolto 5 punti in altrettante giornate, ma dopo aver sconfitto a sorpresa la Juve, sono rimasti con il colpo in canna contro Cagliari e Salernitana, gare che valevano davvero il doppio. La scelta di puntare su Ebosele dal primo minuto per giocarsi una bella fetta di salvezza rilancia degli interrogativi sulla gestione della rosa da parte di mister Gabriele Cioffi. Purtroppo il calcio è una gran brutta bestia, in termini di analisi, dove spesso gli assenti finiscono sempre per avere ragione, ma è lecito chiedersi perché nella partita a ping pong di Genova, dove servivano scatti e ripartenze, il tecnico abbia optato per Ehizibue a destra e Samardizic al centro, mentre ieri, in un appuntamento per “piedi pensanti” e gente di esperienza, si sono visti Ebosele e Payero. A posteriori due scelte da invertire”.
E ora, dopo un punto che tiene l’Udinese in bilico, la proprietà riflette. Gino Pozzo sta scrutando l’orizzonte, “dove volteggiano nel cielo come dei condor i nomi di Luca Gotti e Leonardo Semplici”.

I giudizi sui protagonisti bianconeri:
6.5 THAUVIN IL MIGLIORE In una squadra tecnicamente povera come l’Udinese di oggi, la sua qualità emerge in maniera disarmante. Non può fare pentole e coperchi, ovvero impostare, rifinire e concludere (e infatti la mira è un po’ imprecisa). Tre assist illuminanti: due per Kamara e uno per Lovric, ma un solo gol all’attivo.
SV OKOYE Il destro di Tchaouna finisce alto sopra la traversa, il sinistro a giro nell’angolino dove lui non può arrivarci. Nel secondo tempo viene salvato dal palo esterno.
6 JOAO FERREIRA Gioca lui e non Kabasele – come logica vuole – al posto di Kristensen. Dietro è sempre sicuro nelle chiusure (da applausi una su un contropiede poi fermato per fuorigioco) e si propone quando può.
5.5 GIANNETTI È da un suo scivolone che nasce l’azione del palo esterno colpito da Tchaouna. È l’unica incertezza, anche se pure lui in un paio di chiusure manda la palla in tribuna invece di tentare il disimpegno: segnale di paura.
6 PEREZ Le poche volte che viene sollecitato risponde presente. Poi non gli si può chiedere un grande contributo in fase di impostazione. Il suo, comunque, l’ha fatto.
2 EBOSELE Come il suo numero di maglia, come i due cartellini gialli che a lui costano l’espulsione e all’Udinese forse la vittoria. Andava sostituito all’intervallo anche perché già fin lì era stato disastroso. Inguardabile il cross in curva a inizio ripresa. Giocatore di una ignoranza calcistica sopra la media. Lo vuole il Tottenham? Sembra una barzelletta.
5 LOVRIC Un destro da posizione defilata sull’esterno della rete, un secondo troppo angolato dopo un assist di tacco di Thauvin e la conclusione in curva nel finale. Non basta correre, serve anche precisione. Unsolo gol a undici giornate dalla fine dimostra che non si sta ripetendo sui livelli dello scorso campionato.
5 WALACE Lui non sbaglia al tiro semplicemente perché non ci va mai, semmai è troppo impreciso in fase di impostazione. Non rischia mai la giocata in verticale. È evidente che quando l’Udinese deve fare la partita il suo rendimento cali. Eccede in un paio di occasioni quando si fida troppo della sua fisicità per proteggere palla. La perde e la Salernitana riparte.
5 PAYERO Gioca al posto di Samardzic e non sfrutta l’occasione. Impacciato nei movimenti, riesce due volte a liberarsi creando superiorità numerica ma poi sbaglia la successiva giocata. Il primo a uscire.
6.5 KAMARA Croce, delizia e ancora croce. Troppo passivo nel contrastare Tchaouna nell’occasione del gol (postura sbagliata, un mancino che parte da destra devi mandarlo sul fondo), si rifà con un paio di iniziative e la splendida esecuzione del gol. Nel secondo tempo si mangia la palla del 2-1 a pochi passi da Ochoa.
5.5 LUCCA Nemmeno stavolta riesce a spezzare il digiuno di gol in questo 2024. Ci va vicinissimo al minuto 18 quando la sua girata mancina viene respinta non si sa come dal portiere. Spreca un’occasione solo davanti al portiere, ma era partito in fuorigioco. Quando l’Udinese resta in dieci soffre di solitudine là davanti.
4 EHIZIBUE Il voto è soprattutto per quel pallone da ultimo uomo rigiocato al limite dell’area avversaria e che permette alla Salernitana di ripartire all’ultimo minuto in clamorosa superiorità numerica. Certe cose te le insegnano negli esordienti. E comunque per il resto non è che si fosse esibito in qualche giocata brillante.
5.5 ZEMURA Un quarto d’ora più recupero. Ok, l’Udinese è in inferiorità numerica, ma lui non trova uno spunto degno di nota per creare qualche problema alla retroguardia della Salernitana.

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