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Messaggero Veneto, Dossena: “Se Gotti ha proposto il nuovo modulo, i tempi erano maturi”

Beppe Dossena, doppio ex di Sampdoria e Udinese, oggi opinionista Rai, ha parlato della sfida di domenica al Messaggero Veneto
Monica Tosolini

Beppe Dossena, doppio ex di Sampdoria e Udinese, oggi opinionista Rai, ha parlato della sfida di domenica al Messaggero Veneto: “La Sampdoria è una squadra che tiene molto bene il campo col 4-4-2 che propone D’Aversa, e anche molto solida e ordinata, che sa quello che vuole perché il suo allenatore è molto concreto…L’unica gara persa nettamente è stata col Napoli, e quindi il calendario ha indubbiamente penalizzato i blucerchiati, un po’ come l’Udinese che però è partita altrettanto bene. Per questo credo che domenica si vedrà una sfida aperta tra due squadre ricche di valori”.

Da una parte i veterani Quagliarella e Caputo, dall’altra il giovane Beto come terminale offensivo: “Beto l’ho visto e ha potenzialità enormi per l’età che ha. Adesso toccherà a lui capire il nostro campionato, imparare e adattarsi, perché un conto sono le qualità fisiche e tecniche e un altro è saper coniugare le caratteristiche alle richieste del gioco. E questo step è possibile solo con un salto di maturità dettato dalla testa, sapendo contestualizzarsi e razionalizzando le richieste del tecnico. L’assunzione di responsabilità poi completa la crescita”.

All’Udinese Gotti sta cercando di capire i giovani pronti da lanciare…”All’Udinese c’è talento, fisicità e un allenatore molto equilibrato. Credo che ci siano tutti i presupposti perché i bianconeri vivano un campionato molto più sereno degli ultimi, sapendo che il nostro è un torneo sempre pieno di insidie in cui bisogna avere continuità e freddezza. Il 4-2-3-1? Se Gotti ha deciso così vuol dire che il tempo era maturo. Ripeto, io storco il naso quando bisogna aspettare i giocatori. I ragazzi di oggi apprendono e capiscono al meglio le esigenze di un allenatore preparato e deciso”.

Deulofeu sta cominciando a dare segnali di crescita con la 10 che era di De Paul…”Il nostro è un calcio di passaggio e non si può più pensare di trattenere qualcuno. Giusto per dire che di giocatori ce ne sono tanti nel mondo e una società dal grande scouting come l’Udinese lo dimostra. Deulofeu esce da un settore giovanile importante, ha girato l’Europa e qualche treno l’ha perso. Ora si starà guardando dentro, capendo che se vuole ritornare in alto dipenderà da lui, perché la capacità di restare a certi livelli dipende sempre dalle qualità mentali”.

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