La Gazzetta dello sport si occupa oggi di Jean Viktor Makengo, che definisce “l’ago della bilancia dell’Udinese, almeno per quello che riguarda un possibile cambio del modulo da parte di Luca Gotti. Nel secondo tempo della partita con la Fiorentina l’ingresso del francese con l’uscita di Tolgay Arslan, assieme a quello di Nacho Pussetto al posto di Brandon Soppy, ha rappresentato il momento in cui il tecnico di Porto Viro ha cambiato assetto alla squadra, aumentandone la pericolosità offensiva. La modifica è stata possibile grazie al passaggio dall’ormai classico 3-5-2 al 4-2-3-1”.
Dopo oltre vent’anni, l’Udinese può abbandonare il 3-5-2 a favore del 4-2-3-1 grazie “all’abbondanza di giocatori in grado di proporsi in appoggio alla prima punta come – oltre a Pussetto – Gerard Deulofeu, Roberto Pereyra e Lazar Samardzic, si percepisce la possibilità di una nouvelle vague a livello tattico. In questo senso Makengo riveste un ruolo nevralgico. Mettendo due uomini in mezzo, davanti alla difesa, è necessario che abbiano grande capacità di fare filtro per sostenere il trio di trequartisti. Partendo dal presupposto che uno dei due, per solidità ed esperienza, dev’essere Walace, il candidato ideale per affiancarlo è proprio l’ex Tolosa. Ha corsa, un discreto piede sinistro, energia e solidità. Arslan può ovviamente adattarsi a quel tipo di ruolo, senza però avere la forza che può mettere in campo Jean Victor.”
Il francese, dopo un anno di ambientamento, è pronto per diventare protagonista.
