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Gazzetta dello sport: Udinese, che rimpianto

La Gazzetta dello sport commenta, in parte, così il pari tra Udinese e Lazio
Monica Tosolini

La Gazzetta dello sport commenta, in parte, così il pari tra Udinese e Lazio: “Non hanno perso la partita, ma l’occasione sì. Però senza smettere di provarci, fino a recupero inoltrato. Udinese e Lazio negli spogliatoi prima del via avranno appeso la classifica per far capire quanto valeva questa sfida. E quando sono rientrate alla fine l’avranno riguardata con rammarico. L’evoluzione dei risultati precedenti poteva dare alla Lazio il quinto posto, oltre l’Atalanta e a due punti dalla Juve. Oppure poteva allontanare di più l’Udinese dalla terz’ultima piazza, dopo il pareggio del Venezia e in attesa del Cagliari. Serviva però una vittoria che non arriva. Dire che ci va più vicina l’Udinese, per la traversa di Molina al 93’, è un’impressione cronologica. Anche i laziali prima potevano portarsi avanti dopo una partenza in salita, molto preoccupante per Sarri. Mentre i friulani non si sono fatti schiacciare quando sono andati in difficoltà, ma hanno sempre cercato una via per uscire dall’inferiorità.

 Esito corretto dunque, firmato dagli schizzi di classe di Deulofeu e Anderson, i migliori. Va detto che l’Udinese non segnava su azione dal nove gennaio: il primo problema viene risolto subito. Quasi come se avesse addosso ancora la rabbia per quanto sprecato sotto porta a Verona, dopo 5’ arriva l’esultanza tramite Deulofeu, con la gentile partecipazione della difesa laziale, soprattutto di Luiz Felipe che guarda la sponda di Perez. I bianconeri inguaiano la Lazio con un avvio aggressivo, i due esterni si allineano alle punte e mettono in crisi le protezioni laterali di Sarri. Inoltre i difensori mordono (anche troppo) Zaccagni e compagni a tutto campo: 22-9 i falli alla fine. Il torto dell’Udinese è di mancare subito il raddoppio, a porta vuota, con Makengo. Poi però rimette a tratti la faccia stropicciata dalle preoccupazioni: ha una classifica indefinita, perché con due partite da recuperare vale tutto e il suo contrario. Però la tendenza al basso è indubitabile e il punto non aiuta la fuga dal pericolo. Ma la prestazione è solida, di personalità”.

Udinese da 6,5. Questi i voti in pagella dei singoli:

DEULOFEU IL MIGLIORE 7 – Il gol sembra facile, ma non lo è affatto. E poi la palla del 2-0 che Makengo divore (SUCCESS 6 – Crea grattacapi col movimento).

SILVESTRI 6 – Sul gol di Anderson non riesce ad opporsi, ma non è semplice. Attento per il resto.

BECAO 6 – Con le buone e con le cattive riesce a limitare Zaccagni, il laziale più in forma.

PABLO MARI’ 6,5 – Due salvataggi provvidenziali a inizio ripresa.

PEREZ 6,5 – L’assist di testa per il gol  di Deulofeu lo fa partire col piede giusto. Attento nelle chiusure.

SOPPY 5 – Si perde colpevolmente Anderson sul gol dell’1-0. Balla anche in altre circostanze.

ZEEGELAAR 6 – Entra per ravvivare una squadra in affanno, ci riesce.

ARSLAN 5,5 – Subito ammonito per un fallo su Zaccagni, gioca troppo condizionato.

PEREYRA 6,5 – Bentornato. Rientra dopo un’assenza lunghissima ed accende il finale.

WALACE 6 – Molto bene nella prima mezz’ora, poi perde un po’ le distanze, ma tiene botta.

MAKENGO 6  – Si divora il gol del possibile 2-0, è vero. Ma in mezzo al campo fa valere il temperamento.

MOLINA 6 – Il cross da cui nasce l’1-0 e la clamorosa traversa nel finale. Ma dalle sue parti Felipe Anderson fa tutto ciò che vuole. Poi lui cambia fascia.

BETO 5 – Un solo tiro nel finale e tante palle perse. Inconsistente.

CIOFFI 6,5 – Gara preparata bene, come dimostra l’inizio. Poi, dopo la crescita della Lazio, rimette a posto le cose con Pereyra e Success.

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