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Gazzetta dello sport: otto nel rischiatutto

Dallo scatto Lecce all'Empoli in frenata, si accende la volata per restare in A
Monica Tosolini

La lotta per la salvezza proseguirà fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata. Parola di Claudio Ranieri che sembra averci proprio visto giusto. La Gazzetta dello sport fa il punto della situazione delle squadre coinvolte, partendo da quella che ha svoltato dopo il cambio allenatore, il Lecce. “Con Gotti la svolta, soprattutto mentale, sembra esserci stata. Gotti ha poco clamore mediatico, compare poco nelle griglie dei tecnici più citati e gettonati, ma è concreto. A Udine è stato l’ultimo, da vice di Tudor, a godere della considerazione dei Pozzo con due conferme e, poi, un esonero affrettato, con la squadra salva. A Spezia, sempre con la squadra salva (poi retrocessa allo spareggio nello scorso torneo) è stato esonerato per volere del direttore Macia. Semplicemente perché il tecnico di Porto Viro non era una stata sua scelta. Scelta che a Lecce è arrivata in tandem: Sticchi Damiani e Corvino l’hanno condivisa insieme. E proprio il presidente Sticchi Damiani dopo il pari con la Roma, seguito al colpo di Salerno, lo ha elogiato pubblicamente: «Il nostro allenatore è arrivato in punta di piedi ma ha saputo toccare i tasti giusti con i nostri ragazzi, con un gruppo pienamente coinvolto, tutti disponibili al sacrificio, con una squadra rivitalizzata. Un tecnico che ha imposto con stile la sua personalità, entrando nella testa del gruppo». Gotti ha cambiato anche se pure D’Aversa prima di andar via aveva proposto il 4-2-3-1. Ma le novità sono altre: Gallo e Dorgu insieme esterni, Piccoli e Krstovic insieme davanti, Ramadani e Blin insieme in mediana. E spazio per le scosse a Banda (che comunque è un titolarissimo) e Sansone. Il Lecce a quota 29 è in una posizione di privilegio, anche se pure l’Udinese, con i suoi 15 pareggi, appare solida e strutturata e difficile da superare per chiunque. Anche perché la qualità è più alta rispetto alle altre concorrenti. Un applauso prolungato lo merita il Verona, compatto, tosto, aggressivo, veloce con il 4-2-3-1 proposto da Marco Baroni che sfrutta tutto il materiale a disposizione trovando di volta in volta qualcosa da tutti. Ora a Cagliari, dove ha colto un pareggio molto prezioso, ha riscoperto Bonazzoli. Pure il Cagliari è squadra, ma regala sempre un tempo agli avversari, il primo. E questo in A spesso lo paga a caro prezzo. E poi gli infortuni del reparto offensivo pesano non poco”.

Le squadre in calo sono Frosinone e Empoli che sono a quota 25 e precedono solo un Sassuolo in difficoltà costante e la Salernitana. A Empoli l’effetto Nicola è durato sei partite: tre vittorie e tre pareggi. Poi quattro sconfitte di fila. Il Frosinone di Eusebio Di Francesco è partito forte, lanciatissimo. Ma ora fa i conti con la realtà di una squadra che, a parte le magie di Soulé, già in doppia cifra,non ha una qualità eccelsa. Due punti nelle ultime otto partite sono troppo pochi.
“Contano tanto gli scontri diretti e il calendario, da qui al 26 maggio, ne propone ancora 12. La salvezza si gioca soprattutto lì.”

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