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Gazzetta dello sport: Ora Spadafora detta le condizioni

Nuova puntata ieri della telenovela sulla ripresa del calcio.
Monica Tosolini

Nuova puntata ieri della telenovela sulla ripresa del calcio. Le posizioni delle parti in causa si sono nuovamente avvicinate, dopo che Spadafora aveva invitato la Lega di serie A a trovare un piano alternativo. La lettera inviata dai club al ministro dello sport ha ottenuto risposta. La riporta la Gazzetta dello sport: “Se la Figc e il Comitato tecnico-scientifico del governo troveranno un’intesa sul protocollo di sicurezza, gli allenamenti riprenderanno; e questo avrà una ricaduta positiva anche sulla possibile ripartenza del campionato; viceversa sarà il governo a decretare la chiusura del campionato. Se non ci sarà quell’accordo, ci assumeremo noi questa responsabilità, facendo in modo che il calcio come altri settori possa avere meno danni possibili”.

Il Governo, quindi, si prenderà la responsabilità eventuale di chiudere il campionato qui.

Il tema ‘protocollo’ è tra i più importanti, e la Lega ha promesso la massima disponibilità ad accettare le indicazioni del Governo.

Gravina, da parte sua, ha ribadito il suo ‘no’ ad una A a 22 squadre.

“Oggi intanto i club si ritroveranno video riuniti per la convocazione «d’urgenza» dell’assemblea di Lega, con il punto all’ordine del giorno relativo all’«aggiornamento sui rapporti con i licenziatari dei diritti audiovisivi 2018-2021». Difficilmente la volontà dei broadcaster di discosterà da quella espressa nella precedente assemblea, appena dieci giorni fa. Allora Sky, Dazn e Img avevano chiesto ai club sconti o dilazioni sull’ultima rata dovuta e da saldare entro i primi giorni di questo mese. I club (tutelati dai contratti) respinsero il tentativo. Resta dunque improbabile che oggi le tv passino ai pagamenti. Senza aver ricevuto il prodotto acquistato, anche le televisioni prenderanno tempo e rivendicheranno la possibilità di ottenere uno sconto che sui bilanci dei club (nel caso di stop alle competizioni) potrebbe arrivare a incidere per un totale di 440 milioni. Quota di mancati incassi. Gli accordi sottoscritti sostengono la posizione delle società: la causa di forza maggiore non è contemplata e la volontà dei club è quella di tornare in campo. Le votazioni in assemblea detteranno l’atteggiamento da tenere: minacciare la causa se i pagamenti verranno disattesi è un’ipotesi che più club prendono in considerazione. Ma la Lega, come le stesse tv, puntano a un dialogo costruttivo che porti a una sintesi delle due posizioni. Specie se il campionato non riprenderà una rinegoziazione degli accordi sarà necessaria”.

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