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Gazzetta dello sport: Okaka, con l’Udinese è finita

La Gazzetta dello sport riferisce dell'addio di Stefano Okaka a Udine.
Monica Tosolini

La Gazzetta dello sport riferisce dell’addio di Stefano Okaka a Udine. Ieri l’attaccante si è imbarcato per la Turchia e oggi firmerà un biennale per l’Istanbul Basaksehir. Scrive la rosea: “Quella tra Udine e Okaka è stata una vera storia d’amore. In tutti i sensi, perché il centravanti, che alla causa bianconera ha dato 18 gol in due campionati e mezzo, si è legato profondamente alla città, all’ambiente in cui è riuscito, sotto la guida di Gotti, a riconquistare anche la maglia azzurra dopo quattro anni e mezzo. Roberto Mancini lo chiamò nel novembre del 2020 per la Nations League. In quel torneo Stefanone chiuse con otto reti. Il suo record di gol in Serie A, il miglior campionato a Udine. Al quale non è seguito un torneo strepitoso nella passata stagione, terminata con quattro gol. Ma caratterizzata da un intervento chirurgico, che lo ha messo fuori causa per più di due mesi, da qualche infortunio e dal Covid.

Il problema di Okaka è stato quello dell’età (32 compiuti) e di un contratto che sarebbe scaduto nel giugno del 2022. L’Udinese in questo mercato ha cercato di risolvere alcune di queste situazioni riguardanti calciatori che, per vari motivi, non garantiscono dalla cessione un ricavo elevato. E’ successo anche col portiere cresciuto in casa Simone Scuffet, finito all’Apoel Nicosia. Ora restano Stryger Larsen, che finora ha rifiutato le proposte di rinnovo, De Maio, Zeegelaar, Jajalo, Forestieri e Nestorovski, che sta recuperando dopo l’intervento al crociato. Anche il contratto firmato dallo svincolato centrocampista tedesco-turco Arslan scade a giugno del 2022. Infatti l’Udinese si è portata avanti per il futuro ingaggiando il difensore Soppy e la punta Beto che, di fatto, toglie lo spazio a Okaka. Che, anche con l’arrivo di Success, si sarebbe ritrovato a recitare un ruolo di secondo piano. Per questo Stefano, con molto dispiacere, si è diretto ieri in Turchia. Ha capito che a Udine (dove aveva un contratto che sfiorava il milione di euro) non c’era più spazio da protagonista e si era capito anche in queste due prime partite di campionato, dove sia con la Juve (è stato utilissimo) sia con il Venezia era entrato a 10 minuti dalla fine. L’Udinese perde uno dei leader dello spogliatoio e un attaccante che è stato amato e criticato, a volte eccessivamente. Con Gotti il rapporto è sempre stato buono, ma nell’ottica del ringiovanimento e con l’idea di puntare sulla coppia formata da Pussetto e Deulofeu le scelte sono state fatte. Ora saranno Success e il lungagnone portoghese Beto, che nell’amichevole di sabato contro il Dolomiti Bellunesi si è mosso benissimo, a dover insidiare quella che è considerata la coppia regina per l’attacco bianconero”.

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