La Cremonese che domenica arriva al Friuli è reduce da due vittorie consecutive che l’hanno rilanciata in chiave salvezza. Il miracolo permanenza in A è possibile, ora. Ci si crede, grazie anche a Ballardini. La Gazzetta dello sport analizza la situazione partendo proprio dai benefici portati dal nuovo allenatore che “ha dato una nuova forma alla sua squadra. Il tecnico di Ravenna ha lavorato soprattutto sulla testa e sul morale dei giocatori, che ora sembrano più sicuri nei propri mezzi, meno ansiosi e più liberi di provare la giocata. E poi i grigiorossi sono più accorti dietro. Valeri, ad esempio, contro l’Empoli ha limitato le sue sgroppate sulla sinistra, garantendo più copertura dietro: Carnesecchi ha effettuato una sola parata, non rischiando mai niente. Fino a quando c’era Alvini la squadra era più spregiudicata, forse proponeva un calcio più spettacolare, ma alla fine serve muovere la classifica e dal suo arrivo Ballardini ha una media di 1 punto a partita (12 in 12 gare), mentre il suo predecessore, debuttante in A, si era fermato a 0,39, senza mai vincere. Con il nuovo corso, inoltre, tutti i giocatori sono stati utilizzati, nessuno è stato messo da parte, e questo ha contribuito a cementare il gruppo.
Alla Cremonese sono mancati i gol degli attaccanti, su tutti quelli di Cyriel Dessers che la scorsa stagione era stato il capocannoniere di Conference League. Ma il nigeriano adesso ha cominciato un minimo a ingranare e chissà che il gol pesantissimo all’Empoli (il sesto in Serie A) non gli dia la spinta per trovare il passo giusto per la volata finale. Da non sottovalutare anche l’ormai completo recupero di Okereke, giocatore in grado di dare profondità all’azione. E anche Ciofani (naso rotto), che ieri ha lavorato parte (come Chiriches), dopo Udine dovrebbe rientrare, lui che oltre a essere il capocannoniere della squadra con sei gol (come Dessers) è anche un uomo spogliatoio. Insomma, la Cremonese si giocherà le sue chance fino alla fine”.
