Focus della Gazzetta dello sport sui giocatori più tartassati dagli avversari. Neymar è il più picchiato dei campionati top, De Paul è primo in Italia. Il brasiliano subisce un fallo ogni 20 minuti, l’argentino dell’Udinese uno ogni 28 minuti. E poi c’è l’ex Udinese Diego Fabbrini, oggi a Bucarest, secondo assoluto in Europa con un fallo ogni 13 minuti.
D’altro canto, loro lo sanno, questo è il destino di chi dribbla molto.
Neymar paga il fatto di giocare in Ligue 1, che secondo la Gazzetta è “il torneo più ruvido: quattro dei primi cinque “colpiti” gioca lì. E torna in mente quella definizione di “Farmers league” – letteralmente, lega di contadini – che i detrattori hanno affibbiato alla Ligue 1. Il senso è doppio: funge da “allevamento” per campionati più importanti – in Francia pescano in tanti – ma anche perché le caratteristiche principali sono, diciamo, più agonistiche che tecniche. Così Neymar finisce spesso a terra, ma numericamente lo ha fatto di più Angelo Fulgini, centrocampista dell’Angers: ben 27 falli subiti ma in 565 minuti, quasi il doppio di Ney, per una media di un fallo ogni 20’56”.”
Come detto, in Italia il più ‘tartassato’ è Rodrigo De Paul. Scrive di lui la rosea: “non un dribblatore seriale, certo, ma uno che tiene palla, sa difenderla di fisico, strappa, cambia ritmo. E così si è preso 10 falli in 288 minuti, una media di una punizione ottenuta ogni 28’48”: non proprio massacrato, ecco. E infatti nelle Big 5 l’argentino dell’Udinese si piazza appena al quattordicesimo posto. Uno più su di Junior Messias, sorprendente fantasista del Crotone, che solo per una questione di secondi è… secondo in Serie A: ha subito gli stessi falli di De Paul, 10, ma ha giocato un minuto in più – questione di recuperi, 289 a 288 – e dunque la media fa un fallo ogni 28’54”.”
