Da domani alcuni calciatori di serie A potrebbero tornare ad allenarsi in forma individuale. Alcune regioni hanno dato l’ok, il ministro Spadafora ha chiesto al comitato tecnico-scientifico di valutare la possibilità che le linee guida sullo svolgimento da lunedì degli allenamenti per gli atleti di interesse nazionale dei soli sport individuali vengano applicate anche a quelle degli atleti degli sport di squadra.
Scrive oggi la Gazzetta dello sport: “La questione sembra tecnica, ma è politica: anche sulle riaperture del calcio ci sono posizioni diverse”.
Il Governatore dell’Emilia Romagna, Bonaccini, ha aperto la strada alla ripresa. Lo hanno seguito, con modalità differenti, quelli di Campania, Lazio e Sardegna. Il Lecce è in attesa di una risposta dal Governatore Michele Emiliano.
Per quanto riguarda le altre, “La decisione del Comitato tecnico-scientifico dovrebbe arrivare oggi. Potrebbe esserci un altro no oppure una mediazione del tipo: niente raduno delle squadre ma una possibilità individuale dei giocatori di frequentare il centro di allenamento”.
Lo scenario: “Fra Lega e ministro la situazione volge al disgelo. Ma la fase delle frecciate spigolose sembra (sembra, appunto) almeno in parte superata. Nella loro assemblea, i club hanno ribadito: vogliamo riprendere, ma in sicurezza. I tempi della road map tutt’altro che ufficiale sono sempre gli stessi: riaprire il campionato il 10 o il 14 giugno e chiudere il 2 agosto. Ma la Lega ha anche specificato: sarà del governo l’ultima parola. Un impegno che qualche ora prima Spadafora aveva già annunciato. Ma ora cambia il campo di gioco: il calcio è alla finestra, lo scontro è politico”.