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Corsport: Udinese indagata dai pm

Tre reati contestati per l'affare Mandragora-Juve
Monica Tosolini

Il Corriere dello sport riferisce degli sviluppi, sul fronte friulano, dell’inchiesta Prisma. “Falso in bilancio, ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità di vigilanza e dichiarazione fraudolenta mediante documenti falsi. Questi i tre capi d’incolpazione che la procura di Udine ha messo nero su bianco, indagando l’Udinese e i suoi massimi dirigenti (il presidente Soldati e il vice Campoccia), per l’affare che ha portato Rolando Mandragora dalla Juventus in Friuli per circa 20 milioni di euro nel 2018”.

Lo scorso 3 novembre i militari del nucleo di polizia economico finanziaria hanno effettuato una perquisizione nella sede dell’Udinese. “Secondo gli inquirenti, la società bianconera avrebbe iscritto a bilancio «fatti materiali rilevanti non rispondenti al vero». A non quadrare sarebbe stato il patto Udinese-Juve sul calciatore oggi tesserato per la Fiorentina: non un “diritto di recompra”, bensì un obbligo irrevocabile della Juventus a esercitare il diritto di opzione per riacquistare Mandragora dal 2020/21. La detrazione delle quote di ammortamento di 6,6 milioni, sempre secondo la procura, sarebbero elementi “fittizi” dai quali nascerebbe un’evasione per 1,6 milioni. Dall’Udinese al momento nessun commento, ma filtra la consapevolezza dei dirigenti di aver agito secondo norme”. 

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