L’Udinese a Milano ha accettato il ruolo di vittima sacrificale. Lo scrive il Corriere dello sport nel commento al 5-1 finale: “Finire al massimo. Conte l’aveva chiesto e i suoi giocatori lo hanno esaudito. Anche all’epilogo del campionato, infatti, l’Inter si è confermata squadra seria e concentrata. E l’Udinese ha accettato il ruolo di vittima sacrificale. Forse anche troppo alla luce del 5-1 finale. Ma non è il caso di stare sindacare. Doveva essere festa per i nerazzurri e festa è stata. Così Handanovic e compagni hanno chiuso il torneo a quota 91 punti, seconda “migliore prestazione” della storia, con 89 gol segnati, che diventano 101 considerando l’intera stagione, e 35 subìti, ovvero la migliore difesa della serie A. E grazie allo scavetto di Young, che ha sbloccato il risultato dopo una manciata di minuti, i marcatori differenti in rosa sono diventati 17”.
Queste le pagelle dei bianconeri:
Musso 5,5 Anticipato da Young dopo otto minuti, non riesce poi a evitare la goleada. Gasperini (43’ st) sv
Becao 5 Con Lautaro sono scintille ma, episodio a parte, il Toro lo sovrasta.
Bonifazi 5 Anche lui è svagato nell’ultimo giorno di scuola.
Samir 5,5 Difficoltà evidenti nel contenimento.
Molina 5,5 Pochi lampi, non trova mai la quadra.
De Paul 6 L’unico che si accende, con inserimenti e verticalità.
Makengo (24’ st) 6 Insidia la porta di Padelli nel secondo tempo.
Walace 5,5 Produce poco, in difficoltà contro il centrocampo interista. Palumbo (43’ st) sv
Stryger Larsen 5,5 Un colpo di testa pericoloso, ma poco altro.
Zeegelar 5 Hakimi non parte troppo, ma per fermarlo ci voglio situazioni estreme come il rigore. Forestieri (14’ st) 6
Pereyra 6 Chiude l’anno con cinque gol, come nel 2013.
Okaka 5 E’ il primo a uscire nell’Udinese, dopo una partita anonima.
Llorente (14’ st) 5,5 Viene anche cercato poco nell’ultima mezzora.
Gotti (all.) 5,5 Dovrà decidere il proprio futuro a breve, termina con tre sconfitte di fila.
