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Corriere dello sport: I rincari per Udinese-Juventus sono già un caso

La pandemia incide ancora nel calcio, come nella vita comune, e impedisce alle società di poter organizzare le consuete campagne abbonamenti.
Monica Tosolini

La pandemia incide ancora nel calcio, come nella vita comune, e impedisce alle società di poter organizzare le consuete campagne abbonamenti. I tifosi possono tornare allo stadio ma sempre in misura ridotta e soprattutto: fino a quando? Impossibile fare previsioni.

Il Corriere dello sport dedica due pagine alla questione, spiegando che “Le attuali limitazioni (50% della capienza) e le incertezze sul futuro hanno spinto molti club a rinunciare al lancio delle tessere valide per l’intera la stagione Un danno per le società ma anche per i tifosi: con i biglietti singoli rischiano di pagare di più”.

E propone poi i casi: “L’esempio dell’Inter è emblematico: nel 2019-20 c’erano 41.000 abbonati, mentre per la gara di sabato pomeriggio contro il Genoa potranno accedere a San Siro al massimo 39.137 persone. Chi aveva sottoscritto l’atto di fede ha approfittato di prezzi agevolati ed è chiaro come, per fare cassa, i dirigenti puntino forte sul botteghino. «L’eventuale vendita di abbonamenti sarà considerata in caso di ampliamento al 100% della capienza» si legge nella nota dei nerazzurri. Ieri il Milan ha spiegato che venderà solo biglietti per singole partite, «dando così l’opportunità a quanti più tifosi possibili di seguire la squadra». Diverse le scelte di Cagliari e Verona. I sardi hanno creato una mini-tessera di 5 partite (Spezia, Genoa, Empoli, Venezia e Sampdoria) riservata a chi era abbonato: 180 euro per le tribune, 120 per i distinti, 80 per le curve. L’Hellas ha fatto lo stesso per due match, riservando la scontistica solo ai fedelissimi in vista di Verona-Sassuolo e Verona-Inter: 35 euro, anziché 65, per un vecchio abbonato di Curva può fare “doppietta”.

E riferisce delle proteste, in particolare quella in atto a Udine: “Gli altri club di A si muovono a macchia di leopardo, ognuno prevedendo sconti, prelazioni e vendite libere senza seguire una linea comune. Intanto, in Friuli fioccano le proteste per il costo dei biglietti: Udinese-Juve del 22 agosto si vede in Curva a 60 euro con tagliando ridotto a 48 per chi, due anni fa, era un habitué della Dacia Arena. «Chiediamo una revisione dei prezzi», è l’appello del presidente della tifoseria organizzata, Giuseppe Marcon”.

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