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Vanoli: “Udinese tatticamente perfetta contro l’Inter”

Motivi di cuore, sono quelli che hanno riportato Rudy Vanoli al 'Friuli' sabato.
Monica Tosolini

Motivi di cuore, sono quelli che hanno riportato Rudy Vanoli al ‘Friuli’ sabato. In Udinese-Inter si affrontavano la squadra a cui è sempre stato legatissimo, l’Udinese, e quella in cui il fratello Paolo è vice allenatore, l’Inter. Udineseblog.it gli ha chiesto un parere su quanto visto in campo.

“L’Udinese ha fatto la sua partita, si è chiusa bene, non ha lasciato spazi. L’Inter ha fatto meno di quanto ci si aspettava. Il merito, per questo, è anche dell’Udinese perchè Gotti ha impostato molto bene la squadra a livello difensivo: Lautaro non ha trovato spazi, a Lukaku non è mai stato concesso di potersi girare e creare pericoli. Sono stati davvero molto bravi i tre centrali bianconeri, sorretti da un centrocampo in cui De Paul si è sacrificato molto per la squadra. L’argentino ha perso forse un po’ di lucidità in avanti, ma ha messo in grande difficoltà Vidal”.

Gotti probabilmente ha preparato la partita per arrivare ad un certo risultato: “Gotti ha impostato la squadra in maniera tatticamente perfetta, è indiscutibile. Per come vedo io il calcio, però, se vuoi vincere devi osare di più. Anche perchè, se vai sotto, poi cosa fai? Devi rivedere tutto?”.

Uno dei problemi ancora insoluti è la mancanza di concretezza in fase offensiva rispetto a quanto prodotto: “L’Udinese è una buonissima squadra e potrebbe sfruttare di più gli inserimenti dei centrocampisti. Contro l’Inter, Pereyra ha fatto un lavoro eccezionale, ad esempio. Credo che se questa squadra troverà continuità, potrà arrivare in alto”.

Attualmente però l’Udinese ha sei punti in meno dello scorso anno: “Ogni campionato è storia a sè. In questo, tante squadre si sono rinforzate, la classifica lo dimostra. Non c’è più una sola inseguitrice in testa e anche le rose di quelle di seconda fascia si equivalgono”.

Il pari alla fine è stato giusto? Risuonano ancora le recriminazioni di Conte: “Se uno deve vincere, vince. Valutando la prestazione dell’Inter e conoscendo bene Conte, sono sicuro che il più arrabbiato era lui, non i giocatori. Conte si sta esponendo tanto anche a livello mediatico per far capire ai giocatori che per vincere ci vogliono personalità e carattere: sta cercando di inculcare una mentalità vincente. La difesa dell’Udinese è stata impeccabile, Hakimi e Young sulle fasce non sono mai riusciti a creare la superiorità numerica. Come ho detto, so che lavoro fa Conte, sta cercando di portare nella squadra la consapevolezza che se sei forte, lo devi dimostrare sul campo”.

Settimana cruciale di mercato: a Udine si profila l’addio di Lasagna e l’arrivo di LLorente. Come valuti il ‘cambio’? “Se veramente si farà, potrebbe essere che sia stato lo stesso Lasagna a chiedere di andare via”.

Llorente a 36 anni avrà stimoli sufficienti? “Comunque porterebbe esperienza: in difesa e in attacco non è indispensabile la corsa, a centrocampo sì. Llorente potrebbe essere l’attaccante giusto per concretizzare le azioni offensive. Lasagna è un buonissimo giocatore e nella filosofia del Verona, che propone un altro tipo di calcio, sarebbe a suo agio”.

Rodolfo Vanoli, ora che fa? “Ho avuto delle richieste dalla serie A slovena e da quella albanese, poi anche dalla Lega Pro:qualcosa stava per concretizzarsi. Ma dopo l’esperienza di Bisceglie, sto valutando per cercare una realtà in cui lavorare bene e portare avanti il mio credo calcistico, facendo crescere il mio club con me”.

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